(...) "E’ pur vero che l’incontro è stato caratterizzato da un gesto disturbante: l’antipapa ha tracciato un segno di croce sulla fronte del romano pontefice, nel tentativo di far credere che Benedetto XVI sia a lui subalterno. Ma, insomma, siamo abituati a ben di peggio, vedansi i riti pagano-negromantici con la Nonna Ragno e spiriti maligni annessi ".
"l’amicizia di Benedetto è solo sua, personale, come abbiamo già scritto, non corrisposta."
"ogni dubbio - esattamente quanto sopra esposto: se i due papi “si amassero” come lo intende il pensiero unico, certo papa Ratzinger non sarebbe costretto a questi equilibrismi dialettici, ma anzi, supporterebbe Francesco con lodi esplicitissime e inequivocabili. La realtà è, quindi, che Benedetto XVI è in sede impedita, “prigioniero” dell’usurpatore Bergoglio al quale egli si sottomette docilmente, come Gesù. Papa Ratzinger ama il suo Giuda, (non ricambiato), prega per lui, perché si salvi l’anima e, se proprio deve riconoscere, per obbedienza e reverenza, delle qualità al suo “carceriere” si limita a commenti generici PRIVI DI QUALSIVOGLIA VALENZA POSITIVA, e non elogiano o legittimano Bergoglio come papa, IN ALCUN MODO. "
"Così, quando vedete quelle scene di abbracci ammannite banalmente al pubblico dai Tg, state assistendo a qualcosa di straordinario, sovrumano, storico e rivelatore: la dimostrazione pratica di cosa ha comandato Gesù Cristo."