(...)"Chiamiamo al sostegno diffuso e generale nei confronti dei nostri compagni “perseguitati”: per i vari “vendicatori” è più facile punire un individuo sapendo che esso verrà lasciato solo ed isolato, in compagnia esclusivamente del proprio avvocato; ben più arduo è puntare invece ad un singolo sapendo che esso vanta il sostegno di una comunità, capace di reagire e muoversi in sua difesa.
Importante sarà anche iniziare a mobilitarci contro questa campagna repressiva, poiché se tutto andrà avanti come è malauguratamente accaduto fino ad ora, il governo non potrà che registrare l’ennesima vittoria su tutti noi.
Aiutare chi è colpito può significare anche saper scendere in piazza per dire basta e rigettare al mittente le sue condanne.
Invitiamo dunque tutte le persone colpite dalla repressione statale in merito all’utilizzo del green pass a denunciare casi come questo e a darne una adeguata risposta, mobilitandosi e dimostrando di saper essere realmente uniti e solidali e, naturalmente, aiutando in tutti i modi possibili le vittime di attacchi politici rivolti contro tutto il nostro movimento.
Noi, nel nostro caso specifico, promettiamo di dare tutto il sostegno possibile
al nostro membro e alle altre persone che erano in piazza al nostro
fianco, e che per questo ora vengono condannate. Ci sentiamo tutti
coinvolti e condannati per aver espresso la volontà di difendere le
libertà naturali degli uomini e le libertà costituzionali dei cittadini.." (..)