vendredi 23 septembre 2022

Roberto Mazzoni: Ucraina: il segreto di Pulcinella – MN #184

Ucraina: il segreto di Pulcinella – MN #184

Questo video è la prosecuzione del video numero 183 in cui abbiamo descritto la situazione in Ucraina dopo le offensive ucraine nelle zone di Kherson e Zaporizhzhia nel sud, che sono state vinte dai russi, e l’offensiva ucraina di Kharkiv, nel nord, che è stata vinta dagli ucraini.

È importante vedere il video 183 prima di vedere questo in modo da avere una visione completa, inoltre consiglio di vedere o rivedere i video 181 e 182 in cui si parla delle tecniche di propaganda applicate alla guerra.

Appare chiaro che la guerra in Ucraina sia entrata in una nuova fase e nell’intervista che segue capiremo meglio perché.

L’intervista è condotta da Kim Iversen, una popolare giornalista indipendente americana che si dichiara di sinistra.

L’intervistato è Scott Ritter, ex ufficiale di intelligence del Corpo dei Marines statunitense che ha lavorato a lungo nella NATO in varie campagne, tra cui anche lo smantellamento controllato di numerose testate nucleari sovietiche. Ha quindi una conoscenza abbastanza approfondita della realtà militare russa come pure di quella statunitense.

Nel video si parla di SWAT Team, vale a dire i corpi di polizia con armi di livello militare che vengono utilizzati nelle grandi città americane per operazioni di ordine pubblico particolarmente pericolose.

Noterete che Ritter è abbastanza critico dell’attività russa in questa campagna quindi non ha una posizione di parte, ma trasferisce le informazioni per come le ha raccolte in base alla propria vasta esperienza sul campo. Guardiamo insieme questa intervista che è relativamente lunga e poi ne discuteremo insieme i contenuto.
L’esperto della NATO ci dice che cosa è successo in Ucraina

[Kim Iversen]

Si unisce a noi l’ex ufficiale dell’intelligence del Corpo dei Marines, Scott Ritter. Grazie per essere con noi. In Ucraina stanno succedendo molte cose in questo momento.

[Scott Ritter]

Bene, grazie per avermi ospitato.

[Kim Iversen]

In effetti c’è un importante contrattacco a sorpresa da parte dell’Ucraina nella regione di Kharkiv, e gli ucraini sono stati in grado di recuperare una notevole quantità di terreno. So che molte persone ora stanno dicendo che questo è il punto di svolta. Dicono che l’Ucraina è finalmente passata all’offensiva piuttosto che rimanere sempre sulla difensiva. Voglio sapere come la vedi dal tuo punto di vista . Prima di tutto, una domanda che penso molti di noi abbiano sull’argomento è quali sono i conteggi delle vittime a questo punto della guerra. Perché sto sentendo da numerose fonti, che sul fronte russo ci sono dai 50000 ai 70.000 morti. E sul fronte ucraino non sembra che riusciamo ad ottenere un numero chiaro. Hai quei numeri a portata di mano?

[Scott Ritter]

Non ho nulla di ufficiale perché nessuna delle due parti pubblica statistiche ufficiali.

Bisogna valutare la totalità del campo di battaglia nel tempo, l’intensità del combattimento, il terreno su cui si è combattuto, eccetera. Penso che possiamo dire con relativa certezza che, prima dell’inizio di questa offensiva, il numero totale di morti e feriti sul fronte degli ucraini era compreso tra le 250.000 e le 300.000, con circa 80.000 caduti. Le perdite russe erano probabilmente tra i 15.000 e i 20.000 morti e altri 35.000 o 40.000 feriti. Quindi un totale di morti e feriti sul fronte russo compreso tra le 50.000 e le 60.000.

Uno dei motivi per cui questa stima dovrebbe essere corretta riguarda la natura della guerra in corso. La maggior parte di queste vittime ha avuto luogo una volta che la Russia è passata alla fase due della sua operazione militare, trasformandosi in un vero e proprio tritacarne, come lo chiamo io, mentre liberava le regioni di Lugansk e Donetsk nell’Ucraina orientale. Gli ucraini parlerebbero di occupazione invece che di liberazione. qui sto cercando di essere imparziale. Quindi, a mano a mano che acquisivano territorio, i russi hanno perfezionato un algoritmo militare, un approccio che ha massimizzato le vittime ucraine, e minimizzato le perdite russe.

Ma questo ha rallentato parecchio l’avanzata, perché richiedeva che i russi martellassero le posizioni nemiche con la loro artiglieria, mantenendo una netta superiorità in termini di colpi sparati. I russi sparano 60.000 colpi al giorno, gli ucraini rispondono magari con un massimo di 6000. Questo crea chiaramente un rapporto insostenibile in termini di morte e distruzione. E così la Russia stava prevalendo, e stava facendo a pezzi gli ucraini. Ma questi ultimi sono riusciti a ritirare dal fronte un numero significativo di truppe esperte nel combattimento, sostituendole con riservisti territoriali. E uno dei motivi per cui le vittime ucraine sono così alte, è che gli ucraini mandati al fronte non sono stati addestrati e fungevano unicamente da carne da macello. Fondamentalmente, l’Ucraina ha sacrificato uomini per guadagnare tempo e costruire questa riserva di 30.000 o 50.000 uomini che ha usato nell’ultimo contrattacco. Quindi penso di aver risposto alla domanda sul numero delle vittime.

Da quando è arrivata la contro-offensiva, mi risulta che gli ucraini abbiano subìto perdite terrificanti, ma abbiano comunque conseguito un successo, per il quale dobbiamo fargli tanto di cappello. Ne parleremo tra poco. Ma non c’è dubbio che questa sia una grande vittoria per gli ucraini. Hanno sconfitto i russi nel Nord, nella zona di Kharkiv, ma non li hanno battuti nel sud, dove i russi erano sulla difensiva e hanno resistito all’attacco ucraino. Nel sud, i russi probabilmente hanno ucciso circa quattro, cinque, 6000 ucraini provocando anche una montagna di feriti. È stata una sconfitta devastante per gli ucraini.

[Kim Iversen]

Stai parlando della regione di Kherson, non è vero?

[Scott Ritter]

Sì, Kherson.

[Kim Iversen]

È interessante notare una notizia che è emersa sui media. Alcuni funzionari ucraini sostengono che l’offensiva meridionale sia stata una mossa di disinformazione per distrarre la Russia dalla vera offensiva a Kharkiv. Quindi stanno dicendo che lo hanno fatto per cercare di spostare le truppe russe nella regione meridionale in modo da poter poi condurre l’attacco a sorpresa nella regione di Kharkiv.

[Scott Ritter]

Sì, questa è una tecnica operativa standard in ambito militare. È un attacco diversivo, che aveva l’obiettivo di bloccare i russi in posizione. Si entra con forze significative, si fissa i russi in posizione, li si costringe a deviare i rinforzi per affrontare l’attacco. E considerando il fatto che l’esercito russo ha impegnato solo 200.000 soldati dislocati su un fronte molto esteso, una volta che i russi hanno impegnato le riserve al Sud, e poi l’Ucraina attacca a nord, non ci sono molti altri rinforzi da mettere in campo per rispondere al secondo attacco. E quelli che erano pronti a rispondere avrebbero dovuto comunque attraversare una vasta distanza per spostarsi da sud a nord. Ho tutte le ragioni per credere agli ucraini quando dicono che l’attacco nel sud era in realtà un diversivo per fissare il nemico in posizione, E che lo sforzo principale è stato nel nord dove hanno sfruttato una prima linea russa molto assottigliata. Il fatto stupefacente, è che la linea del fronte russo non era tenuta da forze militari, ma da unità di polizia militarizzate, individui che non disponevano di armi pesanti. Si trattava di milizie territoriali che non avevano mezzi blindati oppure artiglieria pesante.

[Kim Iversen]

Sì, ho letto di questo. Quindi l’area non era sorvegliata dall’esercito russo, bensì da una forza di polizia. Puoi spiegarlo un po’ meglio?

[Scott Ritter]

Certo. Ripetendo quanto ho detto prima, bisogna tenere conto che i russi, hanno un numero limitato di battaglioni dell’esercito, battaglioni dei marines, e battaglioni aviotrasportati che sono impegnati in questo conflitto. E molti di loro sono coinvolti nelle azioni offensive che sono ancora in corso nel Donetsk.

C’è una grande battaglia in corso in una città chiamata Bakhmut e molti di loro sono anche coinvolti nella difesa di Kherson, che è considerata una località molto più strategica di Kharkiv perché protegge la Crimea da qualsiasi approccio militare che provenga dal territorio ucraino. Quindi nell’area di Kharkiv, nel nord, i russi sembrano aver assottigliato le proprie linee di difesa. E invece di rafforzare la presenza di truppe in quel territorio, hanno impiegato unità speciali di polizia. In pratica si tratta di poliziotti dotati di equipaggiamento militare. Sono altamente qualificati nell’antiterrorismo e nel combattere il crimine organizzato e cose di questo genere.

[Kim Iversen]

Stai dicendo che è una specie di SWAT Team.

[Scott Ritter]

Fondamentalmente, hai ragione al 100%, Sarebbe come prendere la SWAT Team di Los Angeles e dire a quei poliziotti che faranno parte di un battaglione provvisorio, e che verranno mandati in prima linea. Voglio dire, questa è gente in gamba. Sanno come usare le armi. Sono disciplinati e coraggiosi, ma non sono soldati. Alcuni di loro potrebbero anche avere esperienza militare ( ...)

https://mazzoninews.com/2022/09/23/ucraina-il-segreto-di-pulcinella-mn-184/