Maria Zakharova: La Russia non può vedere l'Italia come “onesto mediatore” o come garante del processo di pace in Ucraina.: Una lezione di civiltà Ovviamente, vista la posizione di parte assunta dall’Italia, non possiamo considerarla né come “un onesto mediatore” né come un possibile garante del processo di pace” […]
(...)"ci sembra strano sentire proposte di mediazione da parte di Paesi che, fin dall’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina, hanno assunto una posizione antirussa inequivocabile e molto aggressiva, non solo sostenendo il sanguinario regime di Kiev, ma anche fornendogli una sostanziale assistenza militare e tecnico-militare e riversando intenzionalmente in Ucraina armi all’avanguardia”, ha detto Zakharova.
Secondo la diplomatica, “oltre a una vasta gamma di armi e attrezzature militari, l’Italia fornisce a Kiev anche mine antiuomo”.
Zakharova ha sottolineato che “queste azioni irresponsabili non solo moltiplicano le vittime, anche tra la popolazione civile del Donbass, e trascinano la fine del conflitto, ma rischiano anche di trascinare i Paesi della NATO in un confronto militare diretto con la Russia”.
“Tuttavia, i gestori occidentali di Kiev, tra cui purtroppo l’Italia, non hanno alcuna intenzione di fermarsi e, al contrario, stanno intensificando le loro forniture”, ha affermato.
“Sarebbe meglio se gli pseudo-pacificatori europei interrompessero la loro spinta militare a Kiev e concentrassero i loro sforzi su una collaborazione più ferma ed esigente con il presidente ucraino Vladimir Zelensky, che ha ripetutamente ribadito la sua totale avversione a una risoluzione pacifica del conflitto, e ha persino firmato un decreto il 30 settembre 2022 per rifiutare i negoziati con il presidente russo Vladimir Putin”, ha concluso la portavoce del Ministero degli Esteri russo".(...)