dimanche 6 octobre 2013

Su La Testa!: STRAGE DI USTICA: IL MOVENTE NUCLEARE

Su La Testa!: STRAGE DI USTICA: IL MOVENTE NUCLEARE:


di Gianni Lannes


Un atto di terrorismo internazionale posto in essere dal governo di Israele ha annientato 81 vite (inclusi due neonati) ed in seguito, ben 21 testimoni scomodi. La casta politica italiana in prima battuta è responsabile dell'assassinio di 81 persone a bordo del Dc 9 Itavia. Ma stranamente, la magistratura, compreso Priore, s'è guardata bene dal toccare i politicanti al vertice per conti terzi del Belpaese, accontentandosi di sfiorare il potere militare, uscito comunque indenne. Strano, perché sia la Procura della Repubblica di Reggio Calabria che quella di Matera, a metà degli anni '90 avevano inviato al giudice istruttore due corposi stralci giudiziari in materia atomica.

A parte gli attentati prima del 27 giugno 1980 e le intimidazioni, a livello ufficiale c'è anche una lettera di mister Shamir al signor Colombo del governo italiano che invita il nostro Paese ad arrestare immediatamente la fornitura di tecnologia e materiale nucleare all'Iraq. Palazzo Chigi, o meglio Cossiga, non ci sente.Tanto da scatenare la reazione militare di Israele. Basta dare un'occhiata alle relazioni parlamentari delle legislature X e XI sul caso Bnl. Dentro c'è anche l'Agip Nucleare oltre alla Snia Techint, all'Ansaldo Nucleare, all'Enea (già Cnen). 

Nell'affare figurano anche la Francia e la Germania. Tel Aviv aveva ed ha la copertura USA. Un anno dopo, l'eccidio sul Tirreno, esattamente il 7 giugno 1981 l'aviazione israliana replicherà il copione italiano bombardando - con un'operazione militare impensabile proprio come quella realizzata ad Ustica con velivoli confusi per americani - il centro nucleare Osirak, allestito grazie ai governi italiano e francese. Il velivolo di linea italiano comunque colpito da due missili a guida radar, non è esploso in volo ma è ammarato. I soccorsi sono stati ritardati perché non dovevano esserci sopravvissuti.

Scavando viene fuori che nell'imminenza della tragedia (estate 1980) a ridosso dell'area di affondamento nel Tirreno dell'aereo Itavia, una società che operava per conto dell'Eni, scandagliava i fondali a tremila metri di profondità. Ecco la sorpresa: a capo della Mediterranean Survey Services spa, infatti, figurava il banchiere Francesco Pacini Battaglia: il secondo consigliere di amministrazione era l'ammiraglio Giovanni Torrisi (iscritto alla P2), già capo di Stato maggiore della Difesa. Dopo la tragedia, la MSS dragò per mesi, indisturbata, gli abissi di Ustica., mentre il Governo la Marina tricolore sostenevano che non era possibile alcun recupero del relitto a quella profondità. La ditta di Pacini Battaglia e Torrisi - costituita a Roma il 17 luglio 1980, dinanzi al notaio Luigi Napoleone - aveva sede in via Fauro numero 62. Per la cronaca, proprio dove il 14 maggio 1993 esplose un'autobomba. Uno dei soci della MSS era un certo Mario Stevenin, azionista di società gestite da Mario Collodel, specializzate nella vendita e nel traffico di armi, come l'Efim, di proprietà dello Stato italiano.

Quanto ai criminali che hanno ucciso 81 civili inermi su un volo di linea, a cui ironia della sorte proprio la Francia negli anni '60 aveva fornito la tecnologia nucleare, secondo Jane's Defense Weekly Israele - l'unica potenza nucleare in Medio Oriente - l'unica potenza nucleare in Medio Oriente - possiede da 100 a 300 testate e relativi vettori (missili balistici e da crociera e cacciabombardieri)-. Secondo stime Sipri, Israele ha prodotto 690-950 chilogrammi di plutonio, e continua a produrne tanto da fabbricare ogni anno 10-15 bombe nucleari. Produce anche trizio, gas radioattivo con cui si assemblano testate neutroniche, che provovcano minore contaminazione radioattiva, ma più elevata letalità.