di Gianni Lannes
In Sardegna hanno ucciso deliberatamente il nostro sangue: sorelle e fratelli italiani. Non è stato il caso né madre Natura. Il popolo sardo che vanta(va) un dna integro, usato come cavia ignara e inconsapevole, considerato dalle autorità mondiali e nazionali, peggio che inferiore. L’ultima tragedia atmosferica non è capitata accidentalmente, ma è stata pianificata a tavolino dagli strateghi del nuovo ordine mondiale e dai loro servi locali che siedono indegnamente al governo della nazione italiana, ormai in fase di sgretolamento definitivo, per testare nuove armi ambientali. Franco Caddeo non è stato eliminato a casaccio. La scienza non è stata asservita per errore.
Veleni tossici irrorati nell’aria e di conseguenza nei polmoni. L’isotopo radioattivo dello Sr, lo stronzio 90, che emette raggi β, è uno dei più pericolosi componenti del fall out radioattivo provocato dalle esplosioni atomiche. A causa del lungo periodo di dimezzamento (25 anni) può accumularsi nelle ossa di umani e animali, con conseguenze letali.
E’ da alcuni decenni che lo stronzio, assieme al bario (sulla cui tossicità e nocività chiunque può facilmente documentarsi), con cui condivide molte caratteristiche fisico-chimiche, viene impiegato per creare nubi artificiali: i due elementi reagiscono a contatto dell’aria, dell’umidità atmosferica e della radiazione solare. Il brevetto “Artificial strontium and barium clouds in the upper atmosphere” attesta che, già negli anni ’60 del XX secolo, lo stronzio ed il bario erano impiegati nel Sahara ed in Sardegna, regioni scelte come siti per diabolici esperimenti volti a modificare il tempo ed il clima, con la generazione di strati (“fields” nel brevetto) nuvolosi metallici ionizzati sia a quote basse sia medio-alte.
Il Sahara è notoriamente un deserto, ma la Sardegna è un’isola abitata e lo era pure nei primi anni ‘60. Lo Stato italiano e, da più di 50 anni tutti i governi tricolore indistintamente eterodiretti dall’estero (Washington, Londra, Berlino, Tel Aviv), hanno consentito alle forze armate anglo-americane, alla Nasa e al Max Planck Institute di realizzare per anni e anni, indisturbati, un pericoloso esperimento senza avvertire la popolazione italiana del pericolo. Capitolo a parte gli esperimenti bellici del complesso militar-industriale con tipologie di armamenti pericolosi ed alcuni incidenti nucleari nell’arcipelago della Maddalena (caso più eclatante: il sommergibile Usa Hartford a propulsione e armamento nucleare in forza alla sesta flotta dello zio Sam) che ha ridotto questa meravigliosa terra in mezzo al mar Tirreno in una discarica bellica inquinata irreversibilmente.
La mano armata criminale dell’uomo in divisa per giunta straniero e padrone, è dietro alle principali catastrofi degli ultimi anni. Infatti, come se già non bastassero i mutamenti climatici in corso, dovuti a vari fattori naturali (l’aumento delle emissioni di massa coronale del Sole), il clima mondiale viene modificato artificialmente attraverso una nuova generazione di sofisticate armi tecnologiche chiamate ipocritamente “not-lethal-weapons”. Sia gli Stati Uniti che altre nazioni (Russia, Gran Bretagna, Francia, Israele, Cina) hanno ormai da tempo sviluppato le capacità di manipolare a loro piacimento il clima, operando sia su scala mondiale che su aree mirate e delimitate.
Negli Stati Uniti d’America questa tecnologia è stata perfezionata all’interno del programma duale (ossia a doppia facciata: una civile e l’altra di guerra) “High-Frequency Active Aural Research” (HAARP) come parte della cosiddetta Iniziativa di Difesa Strategica. HAARP (stazioni fisse mobili sull’intero globo terrestre, Europa inclusa) è pienamente funzionante ed ha la capacità di provocare inondazioni, siccità, uragani e terremoti. Il termine "scie chimiche" è stato coniato dal Pentagono e si legge nei manuali oeprativi dell'US Air Force.
L’opinione pubblica (priva di consapevolezza e peso politico) considera queste attività fantascienza, il che rende l’idea dell’abissale divario di conoscenza tra il settore militare e il mondo civile.
L’Italia usata da 70 anni come una portaerei per muovere guerra a mezzo mondo ed occultare ordigni nucleari dal 1957 (alla voce BIA del 1954), oltre ad ospitare già sul nostro centinaia fra basi e installazioni militari americane, con la piena operatività del Mobile User Objective System (M.U.O.S.) di Niscemi in Sicilia, un’infrastruttura militare di ultima generazione basata su un complesso sistema satellitare, gli Stati Uniti saranno perfettamente in grado di scatenare in ogni momento, non appena lo riterranno necessario i loro comandi militari, micidiali attacchi climatici mirati verso l’Europa, il Nord Africa e il Medio Oriente. In Sardegna l’altro giorno hanno mandato in onda l’ennesima prova di morte, come poco prima nelle Filippine, e maggio dello corso anno in Emilia con il terremoto.
La Sardegna, notoriamente non è vulnerabile ai terremoti così non potendo far leva con l’energia elettromagnetica sulle faglie sismiche attive come hanno fatto a L'Aquila il 6 aprile 2009, causando 309 morti, hanno colpito dunque dall’alto con una gigantesca bomba d’acqua.
L’attuale esecutivo (non votato dal “popolo sovrano”) è il più eterodiretto che l’Italia abbia mai avuto. Mister Enrico Letta è affiliato alle organizzazioni terroristiche Bilderberg e Trilateral, alla stregua di Mario Monti e gran parte dei politicanti sotto schiaffo che occupano indegnamente le nostre degradate istituzioni.
Chiedere a questo sistema di riformarsi è semplicemente un suicidio. Piangersi addosso o lamentarsi serve solo a prolungare l’agonia. La libertà bisogna conquistarla, ognuno la parte che può, combattendo con la forza della nonviolenza.Hic et nunc!
riferimenti:
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&ved=0CE0QFjAD&url=http%3A%2F%2Fwww.springer.com%2Fcda%2Fcontent%2Fdocument%2Fcda_downloaddocument%2F9780792371960-c5.pdf%3FSGWID%3D0-0-45-132576-p33588564&ei=0uSSUtHDC5DwhQeYroHQBg&usg=AFQjCNHbB4dBwVj0GnKWg2R95zVXRLTS8w&bvm=bv.56988011,d.ZG4
http://www.warmwell.com/tsepurdey.pdf
//ftp.ngdc.noaa.gov/STP/publications/miscellaneous/world_ionosphere_thermosphere_study/Chapter09.pdf