lundi 25 novembre 2013

Su La Testa!: SCIE CHIMICHE: MANIPOLAZIONI CLIMATICHE E ALTERAZIONI SENSORIALI

Su La Testa!: SCIE CHIMICHE: MANIPOLAZIONI CLIMATICHE E ALTERAZI...:

Scie chimiche: Italia (anno 2013)


di Gianni Lannes


Un esperimento bellico realizzato contro la vita, alle spalle della gente, non è mai rassicurante per le persone che subiscono passivamente. Perché nascondere tutto (rischi, pericoli, scopi e finalità)? Perché occultare l’irrorazione quotidiana veicolata da polimeri artificiali con sostanze tossiche come alluminio e bario? Quello che si potrebbe scoprire, sicuramente non piacerà a nessun umano, vale a dire: essere usato come cavia. Ecco perché i governi e i loro manutengoli scientisti negano ostinatamente l'evidenza. Discorso a parte gli sciacalli negazionisti: sotto individui (quaquaraquà anonimi) dementi totali o venduti al miglior offerente per confondere le idee e intimidire chi osa non arrendersi al pensiero unico standardizzato. Costoro saranno spazzati via quanto prima. Comunque attenzione sul fronte apparentemente opposto, in modo specifico a qualche generalone italiano della Nato (scrivano dell'Aspen) che finge di rivelare notizie però scontate, ma recita una parte, personifica un ruolo di finto antagonismo al sistema; ma occhio, al contempo, anche ai ciarlatani e a chi, in particolare i sedicenti guru a caccia di adepti creduloni. Tutti indistintamente soggetti che producono solo chiacchiere inutili alimentando ad arte la confusione. La violenza alla verità parte alterando il significato delle parole: "complottismo", "bufale", ovvero slogan, termini privi di senso compiuto.

Scie chimiche? Il termine è stato coniato nell’ambito del Pentagono e trasferito nei manuali operativi dell’US Air Force: ad esempio alla voce “La conquista del clima entro il 2025”.
Indubbiamente, stanno gasando giornalmente gran parte del genere umano. Ma il fine non è lo sterminio diretto, quanto il controllo mentale su scala mondiale. Certo, le sostanze tossiche nebulizzate nell'aria provocano di conseguenza anche malattie e morte, ma è un effetto secondario per chi ha messo in atto questa strategia criminale atta ad ingabbiare l'umanità. A breve chi comanda ci farà sapere che l'aerosolterapia serve a mitigare gli sconvolgimenti climatici: date un'occhiata ai recenti e truffaldini documenti dell'Unione europea e dell'Organizzazione mondiale della sanità. Non è in atto un surriscaldamento di Gaia - come vogliono farci credere - bensì un raffreddamento. Infatti il governo degli Stati Uniti d'America non ha firmato né ratificato il Protocollo di Kyoto.

Il motivo è non solo far respirare una miscela letale, quanto lobotomizzare le persone tramite impulsi elettromagnetici. Si stanno diffondendo malesseri psicosomatici e patologie di origine ignota che nessun medico o specialista riesce a diagnosticare correttamente.  

E’ fuori di dubbio anche perché esiste un Trattato internazionale (Enmod) contro questo tipo di guerra non convenzionale: riescono a controllare le forze della Natura e a scagliarle contro inermi ed ignare popolazioni; infatti possono originare e muovere nubi, scatenare tempeste e uragani, mobilitare cicloni e innescare terremoti. Eppure la manipolazione climatica è solo lo specchio di qualcos'altro, un'attività fabbricata apposta per nascondere, occultare molto altro.
Lo scopo e "imbottigliare" i corpi con materiale di risonanza, poi usare la tecnologia per imprimere un qualsivoglia comando. E si capisce che alcuni rispondono meglio di altri; però il progetto è unificare il comando. Lo scollamento della realtà rischia di essere inevitabile. Domanda: come mai alle scie chimiche guardano in pochi? La risposta sta proprio nel comando: “ignorare i filamenti, i reticolati di gas”. Su milioni di persone sono minoranze attive quelle che guardano, osservano, scrutano e si rendono conto del pericolo incombente.

Sopravviviamo immersi in una coltre chimica artificiale. Siamo già in una realtà olografica? E’ possibile asserire che una metà della popolazione vede e una metà effettivamente non vede? Chi ci dice che non viviamo già in realtà parallele? Forse le vedono quelli con una coscienza più evoluta? Forse ci vogliono qualità vibrazionali diverse per “vederle” realmente? La realtà viene costruita socialmente. I termini chiave sono realtà e conoscenza. Non è necessario addentrarsi nel labirinto semantico. Per le nostre finalità è necessario sapere che la realtà è una caratteristica propria di quei fenomeni che noi conosciamo come indipendenti dalla nostra volontà. Mentre la conoscenza è la certezza che i fenomeni sono reali e possiedono caratteristiche precise. Che cosa è reale? Come si fa a saperlo?

La disgrazia è che sono riusciti a metterci uno contro l'altro (l'apparente limite). Così ognuno - separatamente dagli altri combattenti - si batte per la sua campagna nel suo orticello: non c'è comunicazione e solidarietà di intenti nella galassia frammentata dei ribelli. C'è chi - lo dico con simpatia - si occupa solo di signoraggio, chi soltanto di scie chimiche, chi solo di no tav o no muos, no nucleare, no guerra, oppure al massimo no trivelle, e così via. Tutti separati e lontani gli uni dagli altri, anche se magari poi convivono nello stesso territorio. Insomma, vale sempre l'antico adagio: divide et impera! Ma tornando alle nubi di metallo, gli sbalzi di umore possono essere una diretta conseguenza relativa ad una lotta fra la coscienza di ciò che accade quotidianamente e il "lavoro" sull’incoscienza, respirando appunto le nanopolveri ipertecnologiche e letali.

Solo un animale stupido come l'uomo poteva non capire l'infinita perfezione del suo universo.