di Gianni Lannes
Una cosa è certa: madre Natura non c'entra. Dopo aver colpito le Filippine, ora è toccato alla Sardegna. Un evento meteo straordinario per la sua potenza mirata contro questa magnifica isola ferita dall'uomo, ha ucciso 18 persone. Una cosa mai vista, appunto, artificiale nella sua genesi. Certo, in passato ci sono state abbondanti precipitazioni, ma mai di questa intensità e violenza concentrata verso un obiettivo terrestre.
La causa? Un impulso elettromagnetico lanciato per scatenare un ciclone telecomandato. La realtà ha superato la fantascienza da un pezzo. A rimetterci è solo povera gente.
Lo Stato tricolore non c'è, nonostante la visita di Letta (non dimentichiamolo, mai, affiliato alle organizzazioni terroristiche Bilderberg e Trilateral).
E come al solito va in onda la solita retorica del Belpaese, di tutti i servi velinari di stampa e tv, nonché dei negazionisti che si prostituiscono allo zio Sam o al potente di turno, mentre la popolazione affonda nell'ignoranza.
Una terra insensibile ai terremoti, in alternativa, puoi colpirla dall'alto con una terribile bomba d'acqua. Il tragico risultato non cambia: vittime umane e danni che lo Stato per decreto non risarcirà. E i morti nessuno può resuscitarli. Tutto previsto e prevedibile o meglio, ben pianificato dai nostri "alleati" (padroni).
Toc toc! La Protezione Civile che ci sta a fare? Ad incassare solo crassi stipendi e indennità? A chi è realmente subordinato questo ente della presidenza del consiglio dei ministri?
Sott'acqua anche parte della Calabria, della Campania e della Puglia. Certo lo Stivale è sempre più fragile, in preda alle crisi idrogeologiche, su cui però si applicano strategie di dominio. Qualcosa di impensabile per i comuni mortali italidioti, tutti tv spazzatura e congegni elettronici ormai protesi dell'identità. Dopo aver definitivamente esautorato il Parlamento da ogni possibilità di controllo si passa a destabilizzare la vita della gente comune. Et voilà: il gioco è fatto. Questione di schemi e di controllo sociale. La paura, in fondo, è la più potente arma di distruzione di massa.
E' sempre antipatico dire l'avevo detto e previsto; ma è così. Nel libro TERRA MUTA ho dedicato il capitolo Belpaese a perdere proprio a tali fenomeni.
La guerra del terzo millennio scatenata dall'uomo in divisa, non è convenzionale: usa le forze di Gaia per distruggere e schiavizzare la vita.
Quando il genere umano si renderà conto che gli Stati Uniti d'America - per conto terzi - stanno distruggendo l'esistenza umana sul globo terrestre, forse sarà troppo tardi.