di Mihaela Bruja
BILD : I NAZI UCRAINI COORDINATI DA FBI E CIA……..
La Casa Bianca conferma.
La Casa Bianca conferma.
FRANKFURTER ALLGEMEINE : miliziani di Pravy Sektor di Odessa stipendiati dalla Nato, da mille a tremila euro al mese.
«In Ucraina agiscono sul campo alcune centinaia di agenti segreti statunitensi. Il loro compito ufficiale è “combattere il crimine organizzato”. In realtà, coordinano il lavoro delle squadre militari ucraine e dei gruppi di miliziani di estrema destra». Dopo il rogo di Odessa finalmente i media occidentali iniziano a occuparsi dell’estrema destra in Ucraina. E così “Bild”, il più diffuso quotidiano tedesco, rivela, citando fonti interne al governo di Berlino, come Cia ed Fbi giochino un ruolo di primo piano nella partita ucraina.
Popoff ha già scritto in proposito, spiegando come il direttore della Cia Robert Brennan abbia coordinato da Kiev, in prima persona, alcune operazioni militari (notizia confermata dal portavoce della Casa Bianca Jay Carney: «È vero, abbiamo agenti sul campo, ma solo per non far degenerare la situazione in Europa»). Abbiamo anche scritto di come i nazisti ucraini siano stati addestrati in campi Nato in Polonia e nei Paesi baltici. E, infine, dell’apertura in Ucraina occidentale di ben ventitré campi di addestramento militari per le nuove reclute neonaziste.
Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine, ha scritto: «I radicali che operano nell’area di Odessa vengono letteralmente stipendiati dalla Nato. Quanto? La media per i miliziani è di mille euro al mese (un buon salario per gli standard ucraini). Mentre i leader arrivano fino a tremila euro».
Una banda di miliziani di Pravy Sektor gira indisturbata per le strade di Odessa. Nonostante la strage del 2 maggio, i nazisti godono ancora di immunità da parte delle autorità locali.
Uno dei provvedimenti in attesa di essere trasformati in legge dal parlamento ucraino riguarda la legalizzazione delle squadracce di Pravy Sektor (Settore Destro), i militanti che hanno dato un contributo decisivo alla vittoria militare della rivoluzione. Gli stessi che hanno conquistato il comando della protesta a suon di sprangate e hanno eliminato l’opposizione democratica con la violenza.
L’Occidente non solo non ha contestato i nazisti mentre si appropriavano di piazza Maidan a suon di botte, ma alcuni politici statunitensi li hanno addirittura appoggiati. Le foto che la sottosegretaria di Stato Victoria Nuland e il senatore John McCain si sono fatti con i leader di Svoboda e Settore Destro non sono state delle gaffe politiche, bensì un doveroso riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto da un quarto di secolo a questa parte per la Nato e per Washington.
«In Ucraina agiscono sul campo alcune centinaia di agenti segreti statunitensi. Il loro compito ufficiale è “combattere il crimine organizzato”. In realtà, coordinano il lavoro delle squadre militari ucraine e dei gruppi di miliziani di estrema destra». Dopo il rogo di Odessa finalmente i media occidentali iniziano a occuparsi dell’estrema destra in Ucraina. E così “Bild”, il più diffuso quotidiano tedesco, rivela, citando fonti interne al governo di Berlino, come Cia ed Fbi giochino un ruolo di primo piano nella partita ucraina.
Popoff ha già scritto in proposito, spiegando come il direttore della Cia Robert Brennan abbia coordinato da Kiev, in prima persona, alcune operazioni militari (notizia confermata dal portavoce della Casa Bianca Jay Carney: «È vero, abbiamo agenti sul campo, ma solo per non far degenerare la situazione in Europa»). Abbiamo anche scritto di come i nazisti ucraini siano stati addestrati in campi Nato in Polonia e nei Paesi baltici. E, infine, dell’apertura in Ucraina occidentale di ben ventitré campi di addestramento militari per le nuove reclute neonaziste.
Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine, ha scritto: «I radicali che operano nell’area di Odessa vengono letteralmente stipendiati dalla Nato. Quanto? La media per i miliziani è di mille euro al mese (un buon salario per gli standard ucraini). Mentre i leader arrivano fino a tremila euro».
Una banda di miliziani di Pravy Sektor gira indisturbata per le strade di Odessa. Nonostante la strage del 2 maggio, i nazisti godono ancora di immunità da parte delle autorità locali.
Uno dei provvedimenti in attesa di essere trasformati in legge dal parlamento ucraino riguarda la legalizzazione delle squadracce di Pravy Sektor (Settore Destro), i militanti che hanno dato un contributo decisivo alla vittoria militare della rivoluzione. Gli stessi che hanno conquistato il comando della protesta a suon di sprangate e hanno eliminato l’opposizione democratica con la violenza.
L’Occidente non solo non ha contestato i nazisti mentre si appropriavano di piazza Maidan a suon di botte, ma alcuni politici statunitensi li hanno addirittura appoggiati. Le foto che la sottosegretaria di Stato Victoria Nuland e il senatore John McCain si sono fatti con i leader di Svoboda e Settore Destro non sono state delle gaffe politiche, bensì un doveroso riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto da un quarto di secolo a questa parte per la Nato e per Washington.
L’accusa è pesante, e viene Oltreoceano. Il giornalista e storico William Engdahl ha pubblicato un’inchiesta sul Centre for Research on Globalization nella quale accusa l’estrema destra ucraina di essere una sorta di braccio armato dell’Alleanza Atlantica nell’Europa dell’Est e nei Paesi dell’ex Unione Sovietica, definendola «la nuova Gladio».
Se ne parla da quattro mesi, ma finora li si è visti raramente in azione. Le tv occidentali (tranne le britanniche Bbc e Channel 4) non hanno ancora mai mostrato il vero volto di chi ha diretto gli scontri di Maidan, a Kiev e di chi è stato responsabile di decine di pestaggi e assassinii. Internet ha rimediato. Molti coraggiosi videoreporter hanno filmato le azioni dei nazisti ucraini, non solo durante gli scontri, ma anche in situazioni che avrebbero dovuto essere pacifiche. Come quando hanno costretto con la forza alle dimissioni i consiglieri comunali di Kiev non allineati con la protesta. O come quando hanno pestato cittadini che chiedevano di perseguire la via del dialogo. O quando hanno picchiato in dieci contro uno un ragazzo che aveva osato contestarli. O ancora, quando hanno dato fuoco a suon di molotov alla sede dei sindacati di Odessa.
Fonte: sadefenza.blogspot.it