Sono stati rinviati giudizio sei manager ed analisti di Standard & Poor’s e Fitch. L’accusa è quella di intenzionale manipolazione del mercato finanziario, aggravata dal fatto che è stata commessa ai danni dello Stato italiano e dall’ingente danno patrimoniale provocato. Le analisi che potrebbero essere errate riguardano il 2011, l'anno in cui il governo Berlusconi fu messo sotto il fuoco delle agenzie di Raiting e costretto poi a novembre alle dimissioni. "Abbiamo la prova che è stata falsata l’informazione ai mercati finanziari" ha detto il pm chiedendo il rinvio a giudizio di analisti e manager dell’agenzia di rating Standard & Poor’s accusati di manipolazione del mercato".
Il gup ha dunque accettato la richiesta di rinvio del pm di Trani Michele Ruggiero, avanzata già nel 2012 e ribadita a settembre durante l’udienza preliminare a porte chiuse, per Deven Sharma, presidente mondiale di S&P Financial Service dal 2007 al 23 agosto 2011, Yann Le Pallec, responsabile per l’Europa-Londra, gli analisti del debito sovrano Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer e David Pearce, legale rappresentante di S&P-Londra, a cui è contestata la responsabilità amministrativa della società. Per Fitch andranno invece a giudizio David Michael Willmoth Riley, capo rating sovrano della sede di Londra, e il responsabile legale Trevor Pitman, per la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
In entrambe le udienze si sono costituite parte civile una decina di consumatori e l’Adusbef, mentre Bankitalia partecipa come parte offesa ma per ora ha deciso di non costituirsi parte civile.
Fonte: pressnewsweb.it
Leggi anche: