Belluno, Italia (autunno 2013): scie chimiche - foto Daniel De Min |
Ho scritto al presidente del consiglio dei ministri pro tempore, Enrico Letta e al pro tempore ministro della difesa, Mario Mauro. Visto e considerato che i parlamentari intascano solo un lauto stipendio, allora interrogo personalmente chi comanda (per conto terzi). In qualità di cittadino della repubblica italiana, esigo una risposta veritiera sul grado di inquinamento in atto nel nostro Paese, provocato dalle scie chimiche. Invito chiunque abbia a cuore la vita dei bambini e la propria esistenza ad inviare ai sottostanti indirizzi di posta elettronica - nonché ai mass media - il seguente messaggio, da me già inoltrato. Dubito che simili autorità rispondano. Il loro probabile silenzio sarà comunque eloquente, e così darà energia alle azioni per contrastare efficacemente, e ad ogni livello, l'aerosolterapia bellica della NATO.
In democrazia le domande sono fondamentali, mentre le (eventuali) mancate risposte nascondono la realtà!
Gianni Lannes<giannilannes...@gmail.com> | 20 ottobre 2013 16:16 |
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Alla cortese attenzione del presidente pro tempore
del consiglio dei ministri Enrico Letta
e del ministro pro tempore della difesa Mario Mauro Sig. presidente e sig. ministro, ormai quotidianamente i cieli d'Italia, in particolare i centri urbani, compresa la città di Roma, sono solcati dall'irrorazione a bassa quota (1.000-2.500 metri di altitudine) di scie biancastre disseminate da velivoli senza livrea di riconoscimento. In base all'analisi in quota dell'aria, e ad esami biologici di campioni di acqua e di terra, è emersa la consistente presenza di alcune sostanze tossiche, in particolare alluminio e bario, nonché di polimeri artificiali. In base alle note leggi della fisica, è evidente che non siano scie di condensazione (contrails), rilasciate a quote molto più elevate da aerei civili e militari, bensì chemtrails. In virtù dell'articolo 32 della Costituzione, e ai sensi della Convenzione europea di Aarhus (25 giugno 1998), ratificata dalla legge 16 marzo 2001, numero 108, in qualità di cittadino (ex giornalista investigativo) preoccupato del grave e massiccio inquinamento rilasciato nell'aria che respirano 60 milioni di connazionali con ricadute chimiche al suolo e nell'acqua, chiedo alle SS.LL. le seguenti informazioni, se a conoscenza dell'inquietante fenomeno di "aerosolterapia bellica": 1) Chi ha autorizzato in Italia la dispersione a bassa quota sui centri abitati di sostanze tossiche? 2) E' in atto un esperimento chimico? 3) In tal caso perché la popolazione italiana non è stata preventivamente e debitamente informata, così dal rilasciare un eventuale consenso o comunque un espresso e motivato diniego? 4) A chi appartengono i velivoli utilizzati per questa attività deliberata di inquinamento dell'atmosfera e da quali aeroporti atterrano e decollano alla bisogna? 5) Da chi sono pilotati i predetti aeromobili che spruzzano nanoparticelle di materiali chimici sulla popolazione? 6) Si tratta per caso di una pianificazione segreta della Nato per controllare ufficialmente il clima? 7) E' stato valutato dal governo italiano il grado di contaminazione della biosfera provocato con simili azioni? In attesa di un tempestivo riscontro alla presente si rammenta alle SS.LL. che il popolo è sovrano. Gianni Lannes |