mardi 15 octobre 2013

Su La Testa!: OMOSFERA: LA FINE DI GAIA

TRATTO DA:
Su La Testa!: OMOSFERA: LA FINE DI GAIA:


la vita nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes


Le mentalità dominanti di questo mondo sono convinte che la nostra specie sia superiore alle altre viventi, e che abbia il diritto di “governare” il pianeta Terra. A parte le guerre infinite,  abbiamo rifiutato la biosfera dentro la quale siamo nati, e abbiamo eretto un mondo solo per disumani vasto e sigillato ermeticamente dentro la mente.
E’ una serra dentro la quale i nostri ego possono crescere a dismisura, gonfiati dalla presunzione di essere padroni dell’universo.

Qui dentro contano solo gli “uomini” e alcuni - in realtà - solo pochi, più di altri.
Ogni cosa deve essere asservita alla spinta che soddisfi quelli che noi percepiamo essere i desideri più importanti.

 foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

Le montagne, le distese erbose che ondeggiano nel vento, i fiumi blu, le sorgenti profonde e misteriose, mari ed oceani, laghi e ruscelli, alberi e piante, boschi e foreste, le moltitudini di esseri viventi, ebbene, tutto si riduce ad essere contabilizzato sotto la voce “risorse naturali”.
Rovesciando il processo di questa strana alchimia, la danza della vita è stata trasformata in tanti ettari di proprietà terriera, chilometri di strade, chilowatt di energia elettrica, tonnellate di pesca. Più di tutto: confini e barriere dove arrestare gli umani di ultima categoria, ovviamente, dopo aver depredato le risorse naturali dei loro Paesi.

Stiamo gettando madre natura nella discarica dell’avidità umana, sacrificando tutto nel nome di insaziabili dèi del finto progresso e dell’illusorio sviluppo.
E’ fin troppo evidente che le società "umane” e industriali prive di umanità (di cuore intelligenza) del terzo millennio, non sopravviveranno molto più a lungo di così nella loro forma presente.

Un’altra conseguenza del riconoscere, per modo di dire, solo agli umani la condizione di esseri viventi, è la negazione di qualsiasi dimensione sacra o spirituale, di qualsiasi altra forma di vita della terra stessa, che appunto, agli occhi del diritto codificato dagli Stati, non esiste.

Altro che teorie economiche: il nodo cruciale è sotto gli occhi di tutti. Vale a dire: mutare il paradigma economico del consumo a tutti i costi quel che costi. O sarà il termine corsa.
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