vendredi 1 novembre 2013

nocensura.com: Abbassare ancora il limite del contante. Ecco l’annuncio di Saccomanni

nocensura.com: Abbassare ancora il limite del contante. Ecco l’an...:


Di Leonardo Facco

Un’agenzia Reuters ha annunciato quel ci aspettavamo da tempo: “Il governo intende ridurre la soglia massima di pagamento in contanti, attualmente posta a 1.000 euro”. Poi, un paio di dichiarazioni del ministro al “Sottosviluppo” dell’inferno fiscale italiano: “Questo è un punto su cui l’Italia resta indietro ed è un punto su cui vogliamo intervenire”. Fabrizio Saccomanni, lo ha detto durante un’audizione in Parlamento sulla legge di Stabilità.
La dottrina Gabanelli, ahinoi, prende corpo. Quelli che un tempo inneggiavano alla “fantasia al potere”, ora sono la quinta colonna dell’ignoranza (economica) al potere. Con un Italia che non esce affatto dalla crisi, le uniche pensate dei governanti vanno in due direzioni:
1- Aumentare la pressione fiscale, a suon di balzelli, gabelle, accise e regole kafkian-demenziali;
2- Stringere il cappio attorno al collo dei contribuenti, intervenendo con redditometri, spesometri, studi di settore, Serpico (dal 31 ottobre i conti correnti non avran alcun tipo di segreto e di default verranno inviate informazioni all’Agenzia delle Entrate) e riduzione del contante.

La volontà di spingere l’acceleratore sui pagamenti elettronici era stata annunciata, nel luglio scorso, ai commercianti dal ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, che di fronte alla platea di Confesercenti aveva parlato di misure per abbattere i costi, a beneficio soprattutto dei negozi più piccoli. In realtà l’intento è quello di contrastare la solita mitologica evasione fiscale, col risultato di far qualche altro favore agli amici banchieri. Come già scritto su queste pagine, eliminare o limitare il contante significa colpire un mezzo di pagamento semplice, efficace, poco costoso e uguale per tutti. Ma, soprattutto – come scrisse il mio amico Paolo Rebuffo, portavoce dell’associazione “Contante Libero” vuol dire “affidarsi ai canali elettronici significa altresì dover sottostare al pagamento di commissioni ad ogni atto di pagamento. 100 euro in contanti dopo 100 passaggi di mano sono sempre 100 euro. 100 euro elettronici dopo 100 passaggi sono diventati 45 euro. 55 euro sono “svaniti” per finire in mano a Banche&affini”. Capito bene?
Il sottoscritto è tra quelli che hanno aderito alla fondazione di “Contante Libero“,un’associazione che ha cercato – nel silenzio dei media – di spiegare le ragioni, più di una, per cui battersi contro il controllo del cash significa battersi contro l’inciviltà giuridica e l’oppressione. Ma i vopos che governano questa fogna di paese, se ne fregano, hanno fame dei nostri soldi, per continuare a sprecare e mantenere parassiti. La lotta contro l’utilizzo del denaro contante non annovera alcuno scopo nobile e le argomentazioni a suo sostegno sono pure mistificazioni della realtà oggettiva. L’unico vero obbiettivo di questa crociata consiste nel proteggere e consolidare il potere, le prebende e l’influenza di quella variegata casta di soggetti improduttivi che vivono e prosperano soltanto a scapito del lavoro altrui.
Marshall McLuhan ha scritto che “i soldi sono la carta di credito di un uomo povero”. Ma a questi strozzini che stanno al governo, dei poveri non interessa nulla. Un consiglio? Portate i vostri capitali altrove.


Fonte: lindipendenza.com