Pubblicato da Ennio Bordato su Mercoledì, Ottobre 8, 2014
Il Consiglio comunale di Ceriano Laghetto ha approvato a maggioranza l'ordine del giorno presentato dalla consigliera comunale Marina Milanese Stepanovna con il quale si chiede una presa di posizione chiara sul dramma che si sta consumando nel sud-est Ucraina.
ORDINE DEL GIORNO IN MERITO ALL’ATTUALE SITUAZIONE NEL SUD-EST UCRAINA
Premesso quanto segue:
Nel febbraio del 2014 a Kiev, capitale dell’Ucraina, con un colpo di stato è stato deposto il governo legittimo ed è salito al potere un gruppo di persone delle quali alcune appoggiate da movimenti di protesta dichiaratamente filo-nazisti. Con violenza sono stati messi a tacere i mezzi di informazione e messi fuori legge i partiti legati al vecchio Governo. Tutt’oggi in corso ci sono persecuzioni, minacce ed eliminazioni fisiche.
Lo scopo principale di questo rovesciamento di potere era quello di far entrare l’Ucraina nell'Ue e nella Nato, piazzare basi militari e missilistiche, provocare la reazione della Russia, con una successiva ben prevedibile degenerazione del conflitto su scala mondiale.
Le popolazioni del sud-est, zone ricche di risorse naturali ed industriali e prevalentemente russofone non si sono riconosciute nel governo golpista ed hanno organizzato un referendum per decidere del proprio futuro. Con un risultato plebiscitario le regioni di Crimea, Donezk e Lugansk hanno votato la propria indipendenza. La Crimea ha chiesto successivamente anche l’annessione alla Russia.
Immediatamente il governo ucraino ha organizzato le spedizioni punitive nelle regioni del Donbass, usando mezzi di terra, artiglieria, aerei, inclusi i mezzi vietati dalle convenzioni internazionali come bombe al fosforo, annientando le infrastrutture e condannando a morte atroce migliaia di persone, in modo particolare i civili. Sono stati distrutti tanti villaggi e città. Ad oggi sono ancora in corso scontri e milioni di persone si trovano senza corrente elettrica, cibo, aiuto medico. In risposta all’atto di guerra la popolazione si è organizzata in milizie, gruppi di resistenza, con il solo scopo di proteggere la propria terra e le proprie famiglie dall’aggressione.
Nonostante tutto il governo di Kiev continua ad eliminare le opposizioni politiche dentro al parlamento stesso e continua la guerra contro il suo stesso popolo.
Il governo italiano da subito ha preso posizione a favore della giunta di Kiev, ipotizzando addirittura anche l'invio di materiale bellico. Ha dichiarato che non riconoscerà i risultati dei referendum e delle repubbliche indipendenti che si sono formate.
Visto che:
- il recente vertice NATO è servito a organizzare l’intervento armato di tutti i Paesi membri;
- con una potente campagna di disinformazione la Russia è stata descritta da tutti i media come l’aggressore dell’Ucraina, ma la verità è molto diversa. Da questo puntodi vista, la Russia è il Paese aggredito mediaticamente e con pesanti sanzioni economiche;
- con numerose basi NATO sul nostro territorio l’Italia rischia di essere coinvolta in un conflitto che non la riguarda e nel migliore dei casi pagherà carissima una guerra che sta danneggiando la nostra economia già in crisi.
Ricordato che:
-L’articolo 11 della costituzione della Repubblica Italiana afferma che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione di controversie internazionali”;
-Il governo italiano ha deciso di partecipare alle operazioni NATO, violando così l’articolo 11 della Costituzione, senza consultare il popolo italiano e che le sanzioni alla Russia hanno avuto in risposta delle contro-sanzioni, per cui l’economia italiana ne sta già pesantemente risentendo.
Premesso altresì che:
-Il principio di autodeterminazione dei popoli sancisce il diritto di un popolo sottoposto a dominazione straniera ad ottenere l'indipendenza, associarsi a un altro stato o comunque a poter scegliere autonomamente il proprio regime politico;
-Tale principio costituisce una norma di diritto internazionale generale, cioè una norma che produce effetti giuridici (diritti e obblighi) per tutta la Comunità degli Stati. Inoltre, questo principio è anche una norma di ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale. Come tutto il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione viene ratificato da leggi interne, per esempio, in Italia, la L. n. 881/1977, e vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. Pen. 21-3 1975);
Ricordato a tale proposito che anche nell’Unione Europea il Regno Unito ha concesso un Referendum per l'indipendenza della Scozia, con il quale il popolo ha potuto democraticamente decidere se la Scozia dovesse o meno separarsi dal Regno Unito per divenire uno stato indipendente, che si è svolto il 18 settembre 2014.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Impegna il Sindaco e l’Amministrazione comunale a mantenere alta l’attenzione sul tema, a mantenere alta l’attenzione sul tema, riconoscendo il valore imprescindibile del principio di autodeterminazione dei popoli, sancito dal diritto internazionale.
Si dissocia dalle decisioni del Governo italiano ed europeo in merito alle sanzioni contro la Federazione Russa palesemente contro gli interessi economici della Nazione.
Auspica la fine di ogni intervento bellico e la fine di una nuova corsa agli armamenti.
Inoltre impegna il Sindaco e l’Amministrazione comunale a trasmettere l’atto deliberativo approvato al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Matteo Renzi, al Ministro italiano degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Federica Mogherini, al Presidente dell’Unione Europea, Matteo Renzi, all’Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Catherine Ashton, al Presidente della federazione Russa, Vladimir Putin, all’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergej Razov.
Ceriano Laghetto, 22 settembre 2014