mardi 20 janvier 2015

Barbara Spinelli ci dice di avere votato "contro" la mozione approvata dalla larga maggioranza del Parlamento Europeo - "non c'è stata divisione" all'interno del gruppo al momento del voto finale. Il che significa che hanno votato contro la risoluzione "tutti" i membri del gruppo, cioè anche Siryza al completo, e i tre deputati della lista Tsipras italiana. Abbiamo capito bene? Se è stato così, molto bene, anzi meglio.

FONTE: la pagina Facebook di Giulietto Chiesa, di ieri, 19 gennaio 2015

Barbara Spinelli smentisce. Quella che segue è la sua dichiarazione, ripresa da Contropiano. Eccola:
"Circola in rete la notizia secondo cui diversi deputati del GUE/NGL avrebbero votato, il 15 gennaio a Strasburgo, a favore della risoluzione di mozione comune sull’Ucraina (tra questi, Barbara Spinelli e alcuni deputati della Linke) o si sarebbero astenuti (Curzio Maltese e Syriza). La notizia è destituita d’ogni fondamento: il GUE/NGL ha votato compatto contro la risoluzione maggioritaria (RC-B8-0008/2015) radicalmente antirussa.
Purtroppo l'approvazione di quella risoluzione non ha permesso al GUE di votare la propria mozione (B8-0027/2015) che difendeva una linea diametralmente opposta e che resta agli atti.
La tesi di chi accusa Spinelli e la Linke di appoggio alla mozione maggioritaria rimanda a una pagina del sito indipendentewww.votewatch.eu. Quella pagina riporta dati corretti, registrando la divisione all'interno del GUE su dei singoli emendamenti alla risoluzione approvata, ma non sulla risoluzione stessa.
Tutti gli emendamenti presentati dal GUE/NGL sono stati bocciati dal Parlamento europeo. Le differenze all'interno di ciascun gruppo parlamentare sugli emendamenti non sono infrequenti, soprattutto quando si discutono argomenti particolarmente drammatici. Ben altra rilevanza avrebbe la divisione sul voto finale, che tuttavia non c’è stata. Ed è bene che non ci sia stata, alla luce dell'offensiva militare che il governo di Kiev ha lanciato in questi giorni nell'Est dell'Ucraina."
Dunque Barbara Spinelli ci dice di avere votato "contro" la mozione approvata dalla larga maggioranza del Parlamento Europeo. Precisa che, sebbene vi siano state divisioni all'interno del GUE/NGL sugli emendamenti, "non c'è stata divisione" all'interno del gruppo al momento del voto finale. Il che significa che hanno votato contro la risoluzione "tutti" i membri del gruppo, cioè anche Siryza al completo, e i tre deputati della lista Tsipras italiana.
Abbiamo capito bene? Se è stato così, molto bene, anzi meglio.

VEDI i seguenti commenti:

Andrea Bracciali
 LA SPINELLI HA VOTATO CONTRO L'EMENDAMENTO CHE STRAVOLGEVA LA RISOLUZIONE CHIEDENDO LA CANCELLAZIONE DELLE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA, E HA VOTATO CONTRO TUTTI GLI EMENDAMENTI CHE TOGLIEVANO L'APPOGGIO ALL'UCRAINA. DIFATTI LEI SI GUARDA BENE DAL TRASCRIVERE L'EMENDAMENTO CONTRO CUI HA VOTATO, CHE ALTRIMENTI SMENTIREBBE LA SUA FASULLA SMENTITA. MA LO RIPORTO IO QUI DI SEGUITO, LEGGETE ATTENTAMENTE. 
IL PARLAMENTO EUROPEO AL FIANCO DEI TAGLIAGOLE DI KIEV, 
CON L'AVVALLO DI TSIPRAS, AIUTA L'ATTACCO CONTRO I CIVILI DEL DONBASS E MINACCIA LA GUERRA ALLA RUSSIA
Nel momento in cui l'esercito ucraino inizia massicci bombardamenti dei quartieri residenziali di Donetsk e Gorlovka, l'Unione Europea vota nuove sanzioni alla Russia e pieno sostegno al governo golpista ucraino di Kiev che uccide la popolazione civile delle provincie orientali del Donbass. Con una decisione degna di Ponzio Pilato la Sinistra Europe - GUE - Tsipras si astiene dal voto su alcuni emendamenti che avrebbero modificato la risoluzione cancellando le sanzioni alla Russia..Solo.Eleonora Forenza del PRC Partito della Rifondazione Comunista ha votato contro. Mentre era scontato il voto delle forze conservatrici e socialdemocratiche, una certa sorpresa ha destato invece la spaccatura che è avvenuta tra i parlamentari del GUE/NGL (il gruppo unitario che raccoglie la maggior parte dei partiti comunisti e della sinistra continentale). Questo è avvenuto su alcuni emendamenti importantissimi che avrebbero stravolto il tenore guerrafondaio e aggressivo della risoluzione. 
Ecco a Voi l'emendamento sul quale al Spinelli ha votato contro, con altri di Die Linke, e Syriza e Maltese si sono astenuti, mentre i settari del KKE sono uscti dall'aula perchè secondo loro la Russia e imperialista, vergogna a tutti loro: il testo dell'emendamento al punto 7 che viene contestato è" sollecita l'Unione Europea a interrompere la sua politica di sanzioni contro la Russia che si è dimostrate politicamente inefficace e controproducente e che ha provocato una guerra commerciale dall'impatto negativo, in particolare per quanto riguarda le piccole-medie imprese, gli agricoltori e i consumatori in Russia, in UE e nei paesi confinanti a est dell'UE, inclusa l'Ucraina " . A favore i comunisti del parlamento europeo, la Lega e pochi altri .. Dunque diversi degli europarlamentari della Sinistra Europea hanno preferito astenersi (come, tra gli altri, l'italiano Curzio Maltese e tutti gli appartenenti al partito greco di Syriza) o esprimere parere favorevole, come nel caso di molti eletti della Die Linke tedesca e di Barbara Spinelli, la più nota tra gli esponenti della “lista Tsipras” italiana (www.votewatch.eu).
Tra coloro che hanno votato contro questa mozione e a favore dell'emendamento contro le sanzioni alla Russia che contribuisce ad aumentare la tensione e i contrasti con la Federazione Russa e a confermare la pericolosa china del sostegno al fascismo e alle forme più brutali della repressione del dissenso democratico, su cui ormai da tempo si è avviata l'Unione Europea, c'è la maggior parte dei deputati comunisti aderenti al GUE/NGL, mentre i due parlamentari greci del KKE, che non fanno parte del GUE/NGL, non hanno partecipato alla votazione [http://www.marx21.it/…/25003-ucraina-e-fascismo-la-discussi… ].
La Lega Nord ha votato contro la risoluzione e a favore dellemendamento per cancellare le sanzioni alla Russia..
Complici inediti della crocefissione di antifascisti in Ucraina e civili nel Donbass. Questa e' la sinistra della Nato, senza se, con qualche flebile ma. Si chiamavano compagni, in modo indolore diventano camerati, ma si pensano aperti e moderni. Hanno pero' aiutato gli stragisti di Odessa e del Donbass con la loro astensione, indifferenti e insensibili. Perche'? Perche' vogliono tenere aperta una possibile collaborazione e complicita' col Partito Socialista Europeo. Sono diventati gli artisti di strada dell'imperialismo, la sinistra che non fa male, come la dolce euchessina, o l'aspartame, che pero' a lungo temine fanno ammalare. Anche per la sinistra della NATO vale lo slogan NO PASARAN. Ma diciamolo forte: vi credete innovatori e trasformatori, siete solo affabulatori e giuda dei popoli uccisi dalle politiche dell'Unione Europea.
Ecco i punti essenziali della delirante mozione europea dettata da Washington e dalla Nato: Leggendo all’interno della mozione approvata dal parlamento Europeo, oltre alla conferma del rinnovamento delle sanzioni verso la Russia vi si possono trovare alcuni punti che di sicuro raffredderanno ulteriormente i rapporti con Mosca e faranno alzare il livello di tensione generale:
-Al punto 5 “ Si condanna energicamente la politica definita aggressiva ed imperialista della Russia, che costituisce una minaccia per l’unità e l’indipendenza dell’Ucraina e rappresenta una minaccia potenziale per l’Unione Europea.”
– Al punto 6 “Si richiede la continuazione dell’odierno regime sanzionatorio dell’Unione Europea in particolare in occasione dell’imminente incontro del Consiglio del marzo 2015, dal momento che la Russia non rispetta e manca di aderire pienamente alle obbligazioni assunte, e sollecita la Commissione ad individuare strumenti per aumentare la solidarietà degli stati membri in caso di cronicizzarsi della crisi con la Russia.”
– Al punto 11 “Si ricorda che il 16 luglio il Consiglio dell’Unione Europea ha revocato l’embargo di armi nei confronti dell’Ucraina e che, conseguentemente, al momento non ci sono riserve, e nemmeno restrizioni legali, a che gli Stati Membri forniscano armi difensive all’Ucraina, la cui fornitura potrebbe essere basata su un accordo di affitti e prestiti.”
Al punto 13 “Si ritiene che l’ UE debba esplorare tutti i modi per sostenere il governo ucraino a migliorare le sue capacità di difesa e di protezione dei suoi confini esterni, e che ciò sia possibile solo dalla trasformazione delle forze armate aderenti all’ex Patto di Varsavia verso un esercito che sia vicino ai membri dell’Unione Europea ed in particolare da inquadrare all’interno dei piani di addestramento e armamento già previsti e in atto.
– Al punto 19 “Si sottolinea che, fra i progetti energetici, la priorità deve essere assegnata a quelli che diversificano le forniture e accoglie con soddisfazione l’interruzione del progetto South Stream.” ( Nota: il South stream sarebbe dovuto diventare la nuova linea di gasdotto che passando dall’Italia avrebbe dovuto rifornire di gas tutta l’Europa del Sud e parte dell’Europa centrale)

Mauro Mariani Eleonora Forenza15 h ·fa. 
Circola in rete la notizia secondo cui diversi deputati del GUE/NGL avrebbero votato, il 15 gennaio a Strasburgo, a favore della risoluzione di mozione comune "RC-B8-0008/2015" sull’#Ucraina (tra questi Barbara Spinelli e
alcuni deputati della Linke) o si sarebbero astenuti (Curzio Maltese e SYRIZA). La notizia è destituita d’ogni fondamento: il GUE/NGL ha votato compatto contro la risoluzione maggioritaria, radicalmente antirussa. Purtroppo l'approvazione di quella risoluzione non ha permesso al GUE di votare la propria mozione "B8-0027/2015", che difendeva una linea diametralmente opposta.
La tesi di chi accusa Spinelli e la Linke di appoggio alla mozione maggioritaria rimanda a una pagina del sito indipendente votewatch.eu. Quella pagina riporta dati corretti, registrando la divisione all'interno del GUE su dei singoli emendamenti alla risoluzione approvata, ma non sulla risoluzione stessa. Tutti gli emendamenti presentati dal GUE/NGL sono stati bocciati dal Parlamento europeo. Le differenze all'interno di ciascun gruppo parlamentare sugli emendamenti non sono infrequenti, soprattutto quando si discutono argomenti particolarmente drammatici. Ben altra rilevanza avrebbe la divisione sul voto finale, che tuttavia non c’è stata. Ed è bene che non ci sia stata, alla luce dell'offensiva militare che il governo di Kiev ha lanciato in questi giorni nell'Est dell'Ucraina.
GUE/NGL