Presto il più importante social network renderà disponibile una funzione per "segnalare le bufale": ovvero i post contrassegnati come tali da un non meglio definito numero di utenti, otterranno meno visibilità, e saranno accompagnati da un avviso per mettere in guardia i lettori.
Che i social network da un anno e poco più a questa parte siano INVASI di siti che propagano BUFALE è una realtà: siti che divulgano notizie false, talvolta in modo da renderle "verosimili", con lo scopo di CONFONDERE LE IDEE agli utenti, che a un certo punto dubiteranno anche della vericidità degli articoli "veri", e parallelamente sono spuntati come funghi pseudo siti anti-bufala, che insieme alle VERE bufale, relegano come tali tutti gli articoli SCOMODI, che propongono teorie o versioni dei fatti in contrasto con le versioni "ufficiali".
Un eminente scienziato come il dr Stefano Montanari, a seguito di uno studio scientifico e di ricerche sostiene che i vaccini sono pericolosi? La questione è CONFERMATA da decine e decine di studi effettuati in tutto il pianeta, ma ovviamente i media non ne parlano, e per contrastare i siti di "contro-informazione" ci sono loro: gli pseudo siti antibufala pronti a rassicurare: "i vaccini non fanno male, è una bufala"...
Secondo questi siti è vero solo ciò che viene scritto sui mass media main stream, che sono controllati ed eterodiretti dagli stessi poteri forti che hanno interessi nell'occultare certe questioni... (vedi il DOSSIER: chi controlla la stampa nel mondo)
Su facebook le pagine di "libera informazione" sono numerose e hanno un seguito di milioni di persone: ed ecco che arriva il "tutore virtuale", che potrà essere orientato facilmente da un ristretto gruppo di "segnalatori", magari provvisto di un nutrito parco di profili falsi.
CI AUGURIAMO CHE FACEBOOK CI RIPENSI, MA SIAMO PRONTI, NEL CASO CHE QUESTO AVVERRA', A CREARE UN GRUPPO PER SEGNALARE IN MASSA COME "BUFALE" LE MENZOGNE DELLE TESTATE GIORNALISTICHE...
CERTAMENTE NON RESTEREMO IMMOBILI DINNANZI QUESTA MANOVRA CENSORIA (perché i post segnalati avranno poca visibilità) E DENIGRATORIA.
Se questa funzione invece dovesse valere SOLO PER LE VERE BUFALE - falsi decessi di VIP, oppure vip trovati con la cocaina e altre FANDONIE, saremmo favorevoli. Ma siamo pronti a scommettere che nel tritacarne ci finiranno le teorie alternative... chissà perché abbiamo questo sospetto, condiviso anche da Massimo Mazzucco di luogocomune.net di cui di seguito pubblichiamo l'articolo, insieme a quello di Maxomagazine:
Staff nocensura.com
- - - - -
Facebook dichiara guerra alle bufale
Facebook potrebbe cambiare in modo radicale nelle prossime settimane. La società di Menlo Park ha annunciato un’importante novità nella gestione delle news. Tra le opzioni offerte agli utenti per “segnalare” un contenuto sgradito, sarà aggiunta anche quella riservata alle notizie false.
Obiettivo di Mark Zuckerberg e soci è limitare il proliferare di notizie fasulle, perché più volte una notizia sarà segnalata come “non vera” e meno rilevanza avrà sull’homepage. I post, inoltre, saranno marcati per mettere in guardia a loro volta altri utenti e nella parte alta della notizia sarà aggiunta la frase “Secondo molte persone su Facebook questa storia contiene informazioni false”. A fine agosto Facebook aveva deciso di penalizzare in termini di visibilità i “click bait”, cioè quei post con titoli esca che puntavano ad articoli che non davano informazioni.
La funzione anti bufale non è ancora disponibile nella versione italiana del social network ma sta già facendo discutere. Che succede se vengono segnalate come false notizie che in realtà sono vere? Un altro, più inedito, coinvolge i siti satirici come l’italiano “Lercio”, le cui notizie per definizione sono false anche se a volte tremendamente verosimili. Come si comporterà Facebook? La funzione anti bufale potrebbe diventare un ottimo strumento per penalizzare pagine concorrenti o per arricchire ancor di più gli azionisti di Facebook. Scommettiamo che i post sponsorizzati saranno esenti da questa funzione?
Fonte: maxsomagazine.blogspot.com
- - -
Facebook apre la strada ai debunkers
Massimo Mazzucco, regista e gestore di Luogo Comune, nonché autore del Documentario "11 Settembre la nuova Pearl Harbor" della durata di ben 6 ore, che evidenzia tutti i misfatti e le incongruenze della versione dei fatti governativa sui fatti degli attacchi alle Twin Towers |
Piano piano, quatto quatto, il debunking di regime sta per arrivare anche su Facebook.
I responsabili di FB infatti hanno deciso di introdurre un nuovo sistema di filtratura, che permetterà di segnalare ai lettori le presunte notizie-bufala trovate sulle loro pagine.
Naturalmente Facebook si lava immediatamente le mani (la classica excusatio non petita) da qualunque sospetto di censura, dicendo che saranno i lettori stessi a segnalare le bufale da evidenziare. Ecco come FB presenta la novità sulla propria pagina di news:
"Molta gente ci dice che vogliono vedere circolare meno storie false, o comunque meno notizie distorte. L'aggiornamento del News Feed ridurrà la diffusione di post che i lettori avranno segnalato come "bufale" ("hoaxes"), e aggiungerà una notifica ai post che avranno ricevuto molteplici segnalazioni di questo tipo, in modo da allertare gli altri lettori di Facebook. Noi non rimuoveremo le notizie che la gente denuncia come false, nè saremo noi a valutarne i contenuti o a determinarne l'accuratezza".
Certo che no. Saranno quelli del CICAP a farlo, ci potete scommettere. Già possiamo immaginare orde di cicappini di mezzo mondo che si organizzano e iniziano a battere sistematicamente le pagine di FB, per poi intervenire in massa su qualunque notizia "loro" decidano che sia falsa.
Ma aspettate, perchè il bello della spiegazione di Facebook deve ancora arrivare. [...]
Sentite qual'è, secondo loro, la definizione di bufala: "Che cosa sono le bufale? Le bufale sono una forma di News Feed che include truffe ("Cliccate qui per vincere una scorta di caffè per tutta la vita"), oppure notizie intenzionalmente false o fuorvianti ("Un uomo vede un disonauro a passeggio nello Utah").
Avete capito? Il moderno lettore di Facebook ha bisogno di un "papà" che gli dica in anticipo che quella notizia è falsa, altrimenti rischia di cliccarla e magari pure di crederci. ("Piero, vieni a vedere, cazzo! Ci sono i dinosauri nello Utah!")
In realtà lo sappiamo bene come funzionano queste cose: si inizia con la scusa di "smascherare maghi e fattucchiere" (vedi sotto), e poi si finisce per fare il debunking sull'11 settembre, sulle scie chimiche o sulla medicina alternativa.
E pensare che la cosa più bella di Internet è proprio quella di lasciare a ciascuno la possibilità di valutare a solo a cosa credere e a cosa non credere. E' solo così che lo spirito critico di ciascuno può crescere, verso una sana e costruttiva presa di coscienza individuale. Ma evidentemente, per qualcuno, questo era troppo pericoloso.