di Lupo del Sud
La disobbedienza è la virtù primaria dell'umanità attraverso cui è stato forgiato il progresso.
Oggi milioni di italiane e italiani, certo non comodi professionisti dello sciopero, ma lavoratori sfruttati (tanti) e disoccupati (sempre di più) si sono fermati spontaneamente per protestare contro uno Stato dittatoriale telecomandato da poteri economici e militari stranieri. La rivolta è partita dal basso. Può rappresentare un segnale preliminare, un primo passo per far maturare la consapevolezza di dar vita finalmente a uno Stato sociale e di diritto, liberando l'Italia dal regime di oppressione. Occorre paralizzare pacificamente e ad oltranza la nostra Patria usurpata.
I mass media di regime fanno a gara, come sempre, per non dare questo genere di notizie, indigeste al sistema di potere e per gettare discredito su una pacifica e sacrosanta azione di rivolta civile. Attenzione, però alle possibili strumentalizzazioni e deviazioni.
Ministri e prefetti, coprendosi di ridicolo lanciano assurde e intollerabili intimidazioni contro persone non violente.
Il 4 dicembre la Corte Costituzionale ha sentenziato che la legge elettorale 21 dicembre 2005, numero 270 è incostituzionale. Il parlamento italiano è illegittimo, il governo Letta è illegittimo, il capo del Quirinale Napolitano è delegittimato. Non hanno che da rassegnare le dimissioni quanto prima, e togliersi dai piedi. Non si faranno prigionieri ma devono sloggiare dalle istituzioni dello Stato che hanno occupato abusivamente e indegnamente tutti quanti per decenni e decenni. Senza se, e senza ma: mò avast', jatevenn'!
La coscienza è al di si sopra dell'autorità, della legge e dello Stato. Bisogna dar vita ad un Comitato di Liberazione Nazionale con le migliori intelligenze d'Italia. Solo uniti si vince: centro, destra e sinistra (bianco, nero, rosso) non esistono, sono soltanto schemi vuoti con cui hanno diviso e sottomesso il popolo italiano.
Tra le forze dell'ordine ci sono madri e padri di famiglia che vivono questo dramma collettivo che deve al più presto finire. I valori fondamentali sono altruismo e solidarietà.
Se non reagiremo con la forza della non violenza ci schiavizzeranno e tasseranno anche l'aria inquinata. Allora, su la testa! Non siamo servi, ma esseri umani.
Giuseppe Dossetti, un padre della Costituzione ha detto:
"Quando i poteri pubblici violano le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all'oppressione è un diritto e un dovere del cittadino".