Lasciamo per un attimo perdere le idiozie che dicono in televisione e che raccontano i Capi di Stato e i politici occidentali. Ecco alcune mie considerazioni.
L’Ucraina è strategica nella politica espansionistica americana in quantogli Stati Uniti hanno come obiettivo di allargare le proprie influenze indebolendo gli altri blocchi di potere che ci sono nel mondo. Con alcuni Paesi del Medio Oriente hanno accordi economici e finanziari e di recente gli Stati Uniti hanno cambiato la geopolitica dei Paesi del Nord Africa e ci hanno provato anche nel Medio Oriente senza grandi successi.L’Europa non costituisce un potere in quanto una costola di quello americano. Non ci tengono in minima considerazione in quanto sanno che i Paesi europei sono manovrabili come burattini. Restano la Russia e la Cina. Il blocco della guerra fredda si è mitigato negli anni ma mai sparito del tutto, con posizionamenti e schieramenti strategici di varia natura.
Perché l’Ucraina?
Perché è particolarmente strategica per la Russia, sia per una questione militare (non dimentichiamo che in Crimea oltre la flotta militare vi sono tre grosse industrie per la costruzione di armi russe), sia perché è regione di transito di risorse energetiche con cui vengono approvvigionati i Paesi europei, sia perché costituisce una importante via di accesso al Mar Nero attraverso la quale la Russia può accedere al Mediterraneo e alla Siria. Agli Stati Uniti e all’Europa non importa assolutamente nulla del popolo ucraino. L’Ucraina non potrà essere ammessa all’Unione Europea mancando ogni condizione per l’adesione. Non solo. Non esistono nemmeno le risorse (35 miliardi di euro oltre circa 25 di garanzie bancarie) che l’Unione Europea dovrebbe dar loro se si staccassero dall’influenza russa. All’Ucraina conviene molto più restare in orbita russa e ottenere aiuti che diversamente perderebbe. L’Ucraina agli Stati Uniti interessa per una sola ragione: farla entrare nella NATO e poter impiantare basi militari quasi in territorio russo. Democrazia, libertà, diritti non c’entrano assolutamente niente e non interessano né agli Stati Uniti né all’Unione Europea. Per questo motivo gli Stati Uniti hanno pagato e armato tantissimi soldati per scendere in piazza a Maidan e costringere Yanukovich alla fuga attaccando l’esercito e lo Stato sovrano ucraino attuando un vero e proprio attacco militare.
Perché la reazione di Putin?
Putin non si può permettere di farsi sottrarre una zona così strategica e importante per la Russia. Mentre Obama combatte le sue guerre con finte rivoluzioni armando ribelli e soldati camuffati da civili, Putin non si lascia raggirare. Obama fa chiacchiere e combatte guerre mediatiche per influenzare l’opinione pubblica e cercare una legittimazione della sua guerra espansionistica. Putin risponde con i fatti, agendo. Obama vorrebbe prendere tempo con la diplomazia ingannando Putin e intanto occupando e militarizzando l’Ucraina. Ma Putin ovviamente ha dovuto agire per tempo prima che fosse troppo tardi e riprendere possesso dei propri interessi sia economici sia relativi alla popolazione prevalentemente russa in Ucraina.
Perché è sbagliato attaccare la Russia?
Il mondo vive di equilibri, tra poteri e potenze. Un po’ come la democrazia. Non possiamo avere una maggioranza senza una opposizione. Lo stesso meccanismo regola il mondo. Immaginate ora un mondo globalista soggetto a una unica potenza che regola tutto. Sarebbe una dittatura che non darebbe spazio a nessuna libertà. La presenza di altri blocchi di potere è essa stessa una garanzia di libertà, oltre quel che questi poteri rappresentano. La diversità e le singole sovranità sono da preservare e sono l’unica forma di salvezza della nostra libertà. Non si tratta di essere filo-russi e anti-americani, si tratta di far sì che culture e civiltà vengano rispettate mantenendo degli equilibri, senza oltrepassare dei limiti. Quegli stessi limiti che da troppo tempo gli Stati Uniti, e Obama in particolare, stanno oltrepassando in tutto il mondo, con risultati a dir poco imbarazzanti.
Flavio Facioni