![]() |
| il relitto del DC 9 Itavia - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Michele Russo
Sgretolato il muro di gomma: la verità è ben nota ai vertici dello Stato italiano e all'Aeronautica militare tricolore. Finalmente dopo 34 anni, grazie ad un’accurata inchiesta giornalistica sul campo, è stato sciolto il mistero sulla tragedia del DC 9 Itavia in cui persero la vita 81 persone; ed almeno un’altra ventina furono messe a tacere in seguito da un'intelligence innominabile, per non rivelare verità imbarazzanti che avrebbero fatto precipitare governi, e compromesso giganteschi affari, scombussolando equilibri geopolitici. Orbene, ben dieci editori italiani, privi di coraggio civile, pur apprezzando il lavoro hanno declinato l’invitato a pubblicare l’opera. Nel 2010 l’autore di sua iniziativa ha verbalizzato la portata della sua documentata scoperta ai magistrati Amelio e Monteleone della Procura di Roma, segnalando anche alcuni nuovi testimoni (ex militari italiani). Niente complottismi né opinioni, ma prove e fatti inequivocabili. Per la cronaca: nessun governo nostrano a tutt'oggi ha chiesto a Washington le registrazioni delle comunicazioni militari ed istituzionali, effettuate segretamente dal terminale Echelon in Italia (base di San Vito dei Normanni). Addirittura, a livello giudiziario, non è mai stata realmente esplorata la pista Tel Aviv, Roma, Parigi, Washington. E nessuno si è mai chiesto per quale ragione la nave Vittorio Veneto, della Marina Militare italiana, vicina al punto di schianto del Dc 9, non abbia prestato alcun soccorso. E che fine ha fatto il giornale di chiesuola di questo incrociatore lanciamissili?
Così Gianni Lannes, dopo aver interrotto le pubblicazioni sul suo blog, è giunto alla decisione di pubblicare in proprio questo volume che non può giacere in un cassetto, ma giungere alla conoscenza diretta dell’opinione pubblica.
Qua e là, l’autore ha già offerto qualche anticipazione della intricata vicenda sul diario internautico SU LA TESTA!.
In concreto si tratta di stampare almeno 10-12 mila copie con la prima tiratura e di realizzare anche una versione e-book, con l’impegno di tenere conferenze di presentazione in giro per l’Italia, ed affidare la distribuzione indipendente ed autonoma del volume - in ogni regione italiana - a comitati di cittadini ed associazioni senza fini di lucro.
Ora, eventualmente, tocca ai cittadini offrire un contributo economico per realizzare quanto prima questo progetto, poiché non si può pretendere dall’autore a spese sue anche la stampa del libro, dopo che ha impegnato i suoi risparmi per portare a termine l’indagine.
numero: 93227742
codice iban:
IT 80 J076 0115 7000 0009 3227 742
per l'estero codice BIC/SWIFT:
BPPIITRRXXX
in alternativa è disponibile la Poste Pay
numero 4023 6005 7050 9325
intestazione
Luciano Lannes
Per conttatti scrivere a:
sulatestaitalia@libero.it
Dopo decenni di insabbiamenti e depistaggi è emersa una verità indicibile per alcuni Stati che hanno macinato affari sul nucleare.
C’è un filo rosso e oscuro che attraversa la storia di del Belpaese, un filo al quale restano appesi come fantasmi i misteri che avvelenano la memoria e impediscono di definirci una democrazia compiuta. Dalla morte di Salvatore Giuliano passando attraverso la stagione prolungata dei golpes, delle stragi, del sequestro Moro, del Moby Prince, della P2, della trattativa segreta dei vertici di Stato tricolore con Cosa Nostra.
Questo è lo Stivale della giustizia negata, delle verità inafferrabili, dei segreti di Stato. Il paese nel quale la partita globale della Guerra Fredda - sempre in atto - è costata un tributo pesante di vittime innocenti. Un Paese dalla sovranità molto limitata, anzi inesistente.
.jpg)