“Il consiglio dei ministri dell’Ucraina ha consegnato all’amministrazione del presidente la legge approvata dal primo ministro Arsenij Jacenjuk “Sulla purificazione del potere”, proponendone la sottoscrizione”, riporta il testo del comunicato presente sul sito del governo dell’Ucraina.
Il 16 settembre la Verkhovna Rada ha approvato la legge “Sulla purificazione del potere”, nota anche come legge sulla lustrazione, la quale colpisce tutti i dipendenti pubblici e i dipendenti degli enti locali che esercitavano la propria professione nel periodo compreso tra il 25 febbraio 2010 e il 22 febbraio 2014, sarebbe a dire durante il governo del presidente Viktor Janukovich.
Inoltre, non potranno ricoprire alcuna carica all’interno degli organi del potere esecutivo nemmeno gli alti funzionari, i dipendenti delle forze dell’ordine, i funzionari pubblici e quelli degli enti locali che abbiano “arrecato dei danni alla vita, alla salute e alle proprieta’” dei partecipanti all’Euromaidan, coloro che fino al 19 agosto 1991 ricoprivano posizioni decisionali nel Partito Comunista dell’Unione Sovietica e nell’Unione Comunista Leninista Pansovietica della Gioventù, i funzionari politici delle forze armate e del ministero degli Interni sovietici, gli ex collaboratori dei reparti speciali e coloro che “hanno avuto a che fare con la persecuzione politica dei membri del movimento di liberazione nazionale ucraino della Seconda guerra mondiale e del dopoguerra”.
Oleksandr Turchinov, speaker del parlamento ucraino, ha comunicato che il presidente in carica Petro Poroshenko, pur avendo fatto parte (dal 23 marzo al 3 dicembre 2012 come ministro dello Sviluppo economico e del commercio, NdT) del governo di Nikolaj Azarov (primo ministro dell’Ucraina dall’11 marzo 2010 al 28 gennaio 2014, sotto la presidenza di Janukovich, NdT), non e’ soggetto alla legge sulla lustrazione, dal momento che essa non si estende a coloro che ricoprono cariche elettive. Arsenij Jacenjuk ha affermato che in Ucraina la legge “Sulla purificazione del potere” concerne un milione di funzionari di vario livello, compreso l’intero consiglio dei ministri.
Il 16 settembre la Verkhovna Rada ha approvato la legge “Sulla purificazione del potere”, nota anche come legge sulla lustrazione, la quale colpisce tutti i dipendenti pubblici e i dipendenti degli enti locali che esercitavano la propria professione nel periodo compreso tra il 25 febbraio 2010 e il 22 febbraio 2014, sarebbe a dire durante il governo del presidente Viktor Janukovich.
Inoltre, non potranno ricoprire alcuna carica all’interno degli organi del potere esecutivo nemmeno gli alti funzionari, i dipendenti delle forze dell’ordine, i funzionari pubblici e quelli degli enti locali che abbiano “arrecato dei danni alla vita, alla salute e alle proprieta’” dei partecipanti all’Euromaidan, coloro che fino al 19 agosto 1991 ricoprivano posizioni decisionali nel Partito Comunista dell’Unione Sovietica e nell’Unione Comunista Leninista Pansovietica della Gioventù, i funzionari politici delle forze armate e del ministero degli Interni sovietici, gli ex collaboratori dei reparti speciali e coloro che “hanno avuto a che fare con la persecuzione politica dei membri del movimento di liberazione nazionale ucraino della Seconda guerra mondiale e del dopoguerra”.
Oleksandr Turchinov, speaker del parlamento ucraino, ha comunicato che il presidente in carica Petro Poroshenko, pur avendo fatto parte (dal 23 marzo al 3 dicembre 2012 come ministro dello Sviluppo economico e del commercio, NdT) del governo di Nikolaj Azarov (primo ministro dell’Ucraina dall’11 marzo 2010 al 28 gennaio 2014, sotto la presidenza di Janukovich, NdT), non e’ soggetto alla legge sulla lustrazione, dal momento che essa non si estende a coloro che ricoprono cariche elettive. Arsenij Jacenjuk ha affermato che in Ucraina la legge “Sulla purificazione del potere” concerne un milione di funzionari di vario livello, compreso l’intero consiglio dei ministri.