Il Ministero degli Esteri russo ha accusato i funzionari della UE di manifesta "doppiezza e pregiudizi" quando si tratta dell'attività professionali di giornalisti russi.
Nel suo "desiderio di arrecare fastidio alla Russia" i burocrati europei "non considerano né con i valori europei di libertà di espressione, né il buon senso, né il destino di centinaia di migliaia di mutilati ucraini caduti vittime del sostegno cinico dell'Occidente alle " democratiche " operazioni di Kiev nel sud-est dell'Ucraina." Così il rappresentante del Ministero degli Esteri russo sulle questioni dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto Konstantin Dolgov commentando la pubblicazione sul quotidiano tedesco Junge Welt.
Il giornale ha pubblicato stralci del verbale della riunione del 10 settembre del Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri dell'Unione europea, che, in particolare, ha affrontato l'introduzione di alcuni giornalisti russi o addirittura intere agenzie di stampa negli elenchi delle sanzioni dell'Unione europea per "informazione propagandistica", "annessione" della Crimea alla Russia e "destabilizzazione" dell'Ucraina orientale.
"Ancora una volta sottolineiamo l'assurdità e l'inaccettabilità di tali interpretazioni degli eventi ucraini Per noi non è più una novità quando alcuni Stati membri della UE, urlano dalle diverse tribune internazionali il sostegno della libertà di espressione, sono poi gli autori degli attacchi ai giornalisti e ai media a loro scomodi. Ha dichiarato Dolgov. Cosi è stato, per esempio, per il quotidiano britannico "The Guardian", per cui la redazione ha iniziato ad essere malvista dalle autorità britanniche dopo la pubblicazione delle rivelazioni di E. Snouden o la sospensione delle ritrasmissione del Primo Canale televisivo Baltico in Lituania per lo spettacolo imbarazzante delle autorità. Metodi simili di ostacolare i media indesiderati sono ampiamente utilizzati in altri Stati membri della UE, come abbiamo più volte sottolineato, ivi comprese le relazioni del Ministero degli Esteri russo sulla situazione dei diritti umani nell'Unione europea" viene detto in un comunicato del ministero degli Esteri.
Secondo Dolgov, punire le persone che rischiano la vita in Ucraina per la coprire con l'informazione gli eventi che si la si accadono è di là del bene e del male.
"Speriamo che la temperanza e la prudenza prevalgano ancora a Bruxelles. Invitiamo le istituzioni internazionali per la difesa dei diritti umani, compreso il Rappresentante OSCE per la libertà dei mezzi di informazione, a non permettere un'altra rozza violazione delle norme internazionali sui diritti umani" ha concluso il diplomatico.