La Gran Bretagna mette i carri armati, la Francia e la Germania le truppe, la Polonia permette il passaggio di tutto attraverso il suo territorio in viaggio verso l’Ucraina. La NATO si sta incamminando verso la guerra e trascina in questa mezza Europa, che, tanto per variare, fornisce lo scenario del campo di battaglia. Trascorrono i giorni accusando la Russia di introdurre materiali e truppe nella Novorossia, in quella che viene ad essere più una cortina fumogena di propaganda mediatica per occultare l’intervento della NATO che sta armando il governo golpista di Kiev.
Quello che ufficialmente viene definito un “aiuto” destinato all’OSCE, in pratica, sul terreno non è nient’altro che il coinvolgimento diretto di vari paesi membri della UE e della NATO in un conflitto che loro stessi hanno provocato. La sconfitta delle forze di Poroshenko, dopo il fiasco della loro offensiva dell’estate, non lascia altra opzione che quella dell’intervento diretto delle potenze atlantiste.
La Germania sta schierando truppe in una missione congiunta franco-tedesca per appoggiare un cessazione del fuoco negoziato dall’OSCE nell’Ucraina Orientale, hanno riferito fonti del governo, con i socialdemocratici che reclamano una approvazione del Bundestag e del Partito di Sinistra che condanna i preparativi militari in base a” ragioni storiche”.
Carri armati “Challenger” sono stati immagazzinati in Germania nel corso di due anni ed adesso sono stati ridipinti per eliminare le insegne britanniche ed iniziare a farli trasferire verso la frontiera della Polonia con l’Ucraina in preparazione per un intervento condotto sotto il pretesto di essere osservatori di pace della OSCE.
Questi carri sono stati visti di recente da un osservatore mentre uscivano dai depositi di Ayrshire nel Mönchengladbach, nel nord della Rin Westfalia, diretti verso Est, in direzione dell’Ucraina.
Il Ministero della Difesa tedesco ha annunciato di recente di aver predisposto una operazione di droni sulla frontiera tra la Russia e l’Ucraina e un centro di addestramento per i combattenti curdi nel nord dell’Iraq.
I piani per una operazione franco tedesca sono stati programmati nel vertice della NATO avvenuto il mese scorso, ha commentato in portavoce del Ministero della Difesa tedesco. Una missione congiunta diretta dai due paesi ha già avuto inizio in Ucraina orientale tra il 16 ed il 20 di Settembre, ha detto il portavoce.
Ancora non si è presa una decisione politica, ha indicato, nè si sono determinati da parte degli alleati quanti soldati siano necessari per coprire l’attività dei droni schierati sulla regione.
Inoltre il Ministro della difesa Ursula von der Leyen non ha rivelato se sarà necessaria l’approvazione del Bundestag per una operazione degli aerei tedeschi.
Il Partito Social Democratico (SPD) insiste per l’approvazione del Bundestag: “se questo di traduce in maggiori contributi tedeschi, il Bundestag sarà rapido nel prendere le decisioni necessarie”, ha detto il leader della SPD Rolf Mutzenich a Reuters.
Nell’accordo di Minsk, del 19 di Settembre, si era dato all’OSCE un ruolo centrale nella supervisione della cessazione delle ostilità tra le truppe ucraine e i separatisti pro russi nell’Ucraina Orientale, che di frequente si è interrotta. La Germania sarà a capo dell’OSCE per l’anno 2016.
Nel frattempo, il leader della fazione di sinistra, Gregor Gysi, ha criticato i piani recenti per una missione congiunta: ” La Germania non deve partecipare nell’operazione dell’OCSE perchè il governo federale non è mai stato neutrale con il conflitto dell’Ucraina, ha detto alla radio NTV.
La Russia afferma che l’OCSE ha omesso di registrare i movimenti dell’Esercito Ucraino.
Gli osservatori dell’OCSE nelle loro informative si concentrano esclusivamente sui movimenti militari nella regione dell’Est Ucraina senza informare sugli spostamenti che avvengono nel resto del paese, ha riferito Lunedì scorso il rappresentante della Russia presso l’organizzazione,Andrei Kelin. “Le informative non riferiscono sulla sui movimenti di materiali bellici che avvengono ad opera del governo di Kiev”, ha sottolineato Kelin.
Inoltre è molto comune che quando si verificano spostamenti militari nel territorio delle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e di Lugansk, questi vengono definiti “illegali” ,mentre ,quando questi movimenti si verificano nel territorio sotto il controllo di Kiev, vengono definiti legittimi.
Kelin ha sottolineato anche che la Russia ha denunciato le violazioni della tregua commesse dall’Esercito ucraino ed in particolare i bombardamenti contro le zone residenziali (ultimamente è stata bombardata una scuola vicino a Donetsk con 2 bambini morti ed altri 3 feriti), senza che a questi episodi venga data copertura dagli osservatori. Gli osservatori si limitano a segnalare il movimento di convogli militari che avvengono nel territorio della Repubblica( autoproclamata) di Donetsk.
Lo scorso Lunedì, il vice comandante della RPD, Eduard Basurin, ha dichiarato che le milizie di difesa di stavano organizzando per prevenire le provocazioni dell’Esercito Ucraino.