L'allarme dell'Agenzia Usa: "conseguenze catastrofiche", 50% antibiotici in uso non sono adeguati.
NEW YORK (WSI) - Gli Stati Uniti dovranno far fronte a "conseguenze potenzialmente catastrofiche" se non interverranno immediatamente per combattere le cosiddette farmacoresistenze che già oggi, secondo un recente studio, uccidono circa 23mila persone l'anno.
Il Centro di Controllo e Prevenzione delle Infezioni (CDC), un'agenzia federale statunitense, ha svolto per la prima volta un'indagine per stimare il numero effettivo di infezioni batteriche difficili da trattare perché resistenti ai farmaci.
Ne è emerso - scrive oggi il Wall Street Journal - che circa due milioni di persone ogni anno negli Stati Uniti si ammalano per questo tipo di infezioni, circa 23.000 l'anno muoiono per diretta conseguenza di queste infezioni, mentre altri 14.000 decessi sono da attribuire al batterio "clostridium difficile", un'infezione correlata all'uso di antibiotici.
Nel suo rapporto diffuso ieri, il CDC ha anche elencato i 18 batteri che pongono minacce "urgenti", "serie" o "preoccupanti" ai pazienti e sostenuto che, se non verranno adottati provvedimenti, alcune infezioni diventeranno incurabili.
Aggiungendo inoltre che il 50% degli antibiotici prescritti non è necessario o non è stato prescritto adeguatamente.
"Se non stiamo attenti - ha ammonito il direttore del CDC, Tom Frieden - la scatola dei medicinali sarà vuota quando andremo a cercare degli antibiotici salvavita. Se non verrà adottata adesso un'azione urgente, per molti pazienti sarà come tornare indietro a quando non avevamo farmaci efficaci".
Il rapporto sottolinea poi il costo sanitario di questo trend: la resistenza agli antibiotici corrisponde a 20 miliardi di dollari supplementari l'anno di costi sanitari negli Usa, oltre a una perdita di produttività equivalente ad altri 35 miliardi di dollari. (TMNews)
Il Centro di Controllo e Prevenzione delle Infezioni (CDC), un'agenzia federale statunitense, ha svolto per la prima volta un'indagine per stimare il numero effettivo di infezioni batteriche difficili da trattare perché resistenti ai farmaci.
Ne è emerso - scrive oggi il Wall Street Journal - che circa due milioni di persone ogni anno negli Stati Uniti si ammalano per questo tipo di infezioni, circa 23.000 l'anno muoiono per diretta conseguenza di queste infezioni, mentre altri 14.000 decessi sono da attribuire al batterio "clostridium difficile", un'infezione correlata all'uso di antibiotici.
Nel suo rapporto diffuso ieri, il CDC ha anche elencato i 18 batteri che pongono minacce "urgenti", "serie" o "preoccupanti" ai pazienti e sostenuto che, se non verranno adottati provvedimenti, alcune infezioni diventeranno incurabili.
Aggiungendo inoltre che il 50% degli antibiotici prescritti non è necessario o non è stato prescritto adeguatamente.
"Se non stiamo attenti - ha ammonito il direttore del CDC, Tom Frieden - la scatola dei medicinali sarà vuota quando andremo a cercare degli antibiotici salvavita. Se non verrà adottata adesso un'azione urgente, per molti pazienti sarà come tornare indietro a quando non avevamo farmaci efficaci".
Il rapporto sottolinea poi il costo sanitario di questo trend: la resistenza agli antibiotici corrisponde a 20 miliardi di dollari supplementari l'anno di costi sanitari negli Usa, oltre a una perdita di produttività equivalente ad altri 35 miliardi di dollari. (TMNews)