Publiée le 4 sept. 2013
Carissimi amici, buongiorno, dalla sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. Il Congresso americano si appresta a dare il via libera a Barack Obama per fare la guerra contro la Siria. Noi siamo determinati, ed è un nostro dovere opporci, non soltanto a questa guerra che sarebbe una follia suicida per l'Occidente, per il Medio Oriente, ma dobbiamo anche condannare il terrorismo islamico che sin d'ora l'Occidente sostiene in Siria, e mi riferisco alle milizie dei Fratelli Mussulmani, dei Salafiti, di Al Qaeda, ed è veramente sconvolgente il fatto che per la prima volta nella storia, dopo l' 11 settembre 2001, gli Stati Uniti combattono al fianco di Al Qaeda. Dobbiamo condannare questo terrorismo, dobbiamo condannare il sostegno dell'Occidente a questo terrorismo e concretamente noi oggi dobbiamo essere schierati dalla parte di chi combatte il terrorismo.
Il presidente siriano Assad, non gode in alcun modo della nostra simpatia, della nostra condivisione, è un dittatore ma laico che è all' opposto della nostra concezione di democrazia, ma che tuttavia in questo momento si sta scontrando col terrorismo islamico. Noi dobbiamo sostenerlo per impedire che in Siria prevalga il terrorismo islamico. E` veramente sconvolgente il fatto che dopo quello che è successo in Tunisia, in Libia e in Egitto, dove abbiamo toccato con mano che cosa significa l' avvento al potere degli integralisti e degli estremisti islamici, in Siria si stia reiterando lo stesso lo stesso errore.
Così come abbuiamo sostenuto l' iniziativa del' esercito in Egitto, che dopo che 25 milioni di egiziani sono scesi nelle piazze chiedendo le dimissioni del presidente dei Fratelli Musulmani Morsi, riteniamo che l'Esercito in Egitto abbia fatto bene e auspichiamo che l'Esercito in Egitto riesca a ristabilire completamente l'ordine per garantire ai cittadini il diritto inalienabile alla vita, alla dignità e alla libertà.
Li noi dobbiamo intervenire per favorire un autentico processo di democrazia una volta che si garantisca a tutti i cittadini il diritto alla sopravvivenza, al pane, al lavoro. Bene, noi oggi in Siria non possiamo non essere dalla parte di combatte il terrorismo, dobbiamo avere il coraggio di dirlo. Noi non soltanto condanniamo la guerra, non soltanto condanniamo il terrorismo islamico, ma vogliamo che l'esercito regolare di uno Stato sovrano, riconosciuto internazionalmente dalle Nazione Unite possa essere messo nella condizione di abbattere quella che è l'unica vera minaccia per la nostra società, ovvero l' integralismo, il radicalismo e il terrorismo islamico che purtroppo ha invaso anche qui in Europa, anche qui in Occidente".
Il presidente siriano Assad, non gode in alcun modo della nostra simpatia, della nostra condivisione, è un dittatore ma laico che è all' opposto della nostra concezione di democrazia, ma che tuttavia in questo momento si sta scontrando col terrorismo islamico. Noi dobbiamo sostenerlo per impedire che in Siria prevalga il terrorismo islamico. E` veramente sconvolgente il fatto che dopo quello che è successo in Tunisia, in Libia e in Egitto, dove abbiamo toccato con mano che cosa significa l' avvento al potere degli integralisti e degli estremisti islamici, in Siria si stia reiterando lo stesso lo stesso errore.
Così come abbuiamo sostenuto l' iniziativa del' esercito in Egitto, che dopo che 25 milioni di egiziani sono scesi nelle piazze chiedendo le dimissioni del presidente dei Fratelli Musulmani Morsi, riteniamo che l'Esercito in Egitto abbia fatto bene e auspichiamo che l'Esercito in Egitto riesca a ristabilire completamente l'ordine per garantire ai cittadini il diritto inalienabile alla vita, alla dignità e alla libertà.
Li noi dobbiamo intervenire per favorire un autentico processo di democrazia una volta che si garantisca a tutti i cittadini il diritto alla sopravvivenza, al pane, al lavoro. Bene, noi oggi in Siria non possiamo non essere dalla parte di combatte il terrorismo, dobbiamo avere il coraggio di dirlo. Noi non soltanto condanniamo la guerra, non soltanto condanniamo il terrorismo islamico, ma vogliamo che l'esercito regolare di uno Stato sovrano, riconosciuto internazionalmente dalle Nazione Unite possa essere messo nella condizione di abbattere quella che è l'unica vera minaccia per la nostra società, ovvero l' integralismo, il radicalismo e il terrorismo islamico che purtroppo ha invaso anche qui in Europa, anche qui in Occidente".
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