Pubblicato da Ennio Bordato su Domenica, Settembre 21, 2014
L’Ambasciatore degli Stati Uniti a Belgrado Michael Kirby ha causato uno scandalo politico in un'intervista con i media locali, praticamente ha affermato chi e quando la leadership di Serbia possa invitare nel proprio paese. L’irritazione del diplomatico è stata provocata da una possibile visita in Serbia del Presidente russo Vladimir Putin. Il Capo di stato russo ha programmato una visita ufficiale per la celebrazione del 70° anniversario della liberazione di Belgrado. Kirby ha dichiarato che la Serbia farebbe meglio ad invitare il leader ucraino.
Tutto è iniziato con un'intervista all’Ambasciatore americano in Serbia Michael Kirby da parte di uno dei giornali più influenti di Belgrado. Il corrispondente di "Vechernij Novostej" Daniela Milinkovic ha in merito alla pressione dei paesi occidentali a causa della riluttanza della Serbija a imporre sanzioni contro la Russia e l'entrata nella NATO e, casualmente, ha chiesto ciò che pensava l'ambasciatore di una possibile visita a Belgrado del Presidente russo.
"Se è programmato per il 70° anniversario della liberazione della Serbia dai nazisti, perché viene lui e non viene invitata l'Ucraina?" ha detto l'ambasciatore.
“Se volete il mio parere questo è in contrasto con i principi della diplomazia" ha detto il vice direttore del quotidiano "Vechernij Novostej” Milan Babovic.
Così è sembrato anche ai lettori del giornale. 600 commenti arrabbiati in una notte: gli Stati Uniti ancora una volta decidono ciò che per la Serbia è buono e ciò che non lo è.
I belgradesi si rammaricano che lo storico di formazione, laureato alla University of Pennsylvania, signor Kirby, a quanto pare abbi saltato le lezioni di storia sulla Seconda Guerra Mondiale: per questo non sa che non è mai esistita una terza armata ucraina alla quale ha attribuito il merito della liberazione di Belgrado.
"Il signor Kirby è un vero amico della Serbia, non ha fatto nulla di male. Ha avuto torto in una sola cosa quando ha citato il fronte della terza armata ucraina. L’errore è che la parola "Ucraina" non implica la composizione etnica dei soldati ma la posizione geografica. E noi sappiamo che Tolbuchin, uno dei primi ad entrare in Belgrado, era un maresciallo russo" ha detto il Primo Ministro della Serbia Aleksander Vucic.
E Vucic ha aggiunto: la Serbia non ha a che fare con la dichiarazione di Kirby - ovviamente, il messaggio era per la Russia. Nell’intervista abbiamo appreso la necessità di invitare i leader di alcuni dei leader delle "12 ex repubbliche sovietiche" ha detto l'ambasciatore e non abbiamo appurato quali e non abbiamo tratto alcuna conclusione.
Ufficialmente sulla possibile visita in Serbia della leadership russa il 20 ottobre, sinora, tra l'altro, non è stata confermata. Ma sulla strada principale pedonale di Belgrado i preparativi sembrano iniziati.
Una nativa del Kosovo occidentale Mileva Spasic racconta: le magliette vanno a 50 pezzi la settimana, ma se il tanto atteso ospite arriva la vendita potrà essere facilmente aumentata.
Al centro di Belgrado, vicino al palazzo presidenziale, al Parlamento e al Municipio, nel luogo dove un tempo ospitava l'Ambasciata dell'Impero russo, si stanno preparando ad erigere un monumento in Serbia al più amato imperatore russo - Nicola II. E il completamento è programmato per metà ottobre.
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