FONTE: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Coroner-inglese-Pilota-della-British-Airways-ucciso-dai-gas-tossici-presenti-in-cabina-276f1e61-2a8d-4617-a528-41834da8fdb8.html?refresh_ce
Il decesso dell'uomo potrebbe essere stato causato da 'sindrome aerotossica', una patologia identificata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1999, che deriva dall'inalazione di aria contaminata a bordo di un aereo.
Tweet16 Gran Bretagna 23 febbraio 2015
Un'inchiesta sulla pericolosità di gas tossici sugli aerei è stata aperta in Gran Bretagna dopo la morte di un pilota della British Airways nel 2012.
Il pilota è Richard Westgate, scomparso a 43 anni, che sarebbe stato ucciso da gas tossici in cabina. Almeno questo è quanto ha stabilito un coroner britannico - Stanhope Payne - per cui il decesso del pilota potrebbe derivare da dei fumi tossici portati nelle cabine dell'aria aspirata da certi motori.
Gli inquirenti hanno chiesto alla compagnia aerea e all'Ente per l'aviazione civile di intraprendere "azioni urgenti" per verificare la presenza di sostanze dannose per l'uomo.
Secondo la famiglia del pilota, la morte è stata causata da 'sindrome aerotossica', una patologia identificata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1999, che deriva dall'inalazione di aria contaminata a bordo di un aereo.
Le compagnie sono consapevoli dei vapori tossici di olio lubrificante dei motori che arrivano all'interno dei velivoli e per questo sugli aerei esistono dei sistemi di filtraggio.
Tuttavia con il tempo o a causa di una manutenzione inadeguata i filtri possono rompersi e i gas tossici possono penetrare in cabina. Per le compagnie non ci sono rischi per la salute dei passeggeri né dell'equipaggio perché il fenomeno è occasionale. Tuttavia le organizzazioni che da anni combattono e denunciano che esiste un pericolo per "i viaggiatori abituali".
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