Di Daniele Di Luciano
Varie fonti americane hanno riportato la notizia.
Addirittura il “Boston Globe”, il giorno dell’attentato, scriveva su Twitter:
Funzionari: Ci sarà una esplosione controllata di fronte alla biblioteca, tra un minuto, come parte delle attività della squadra dinamitarda.E dopo sette minuti:
Da RT: Due bombe di fronte al Marathon Sports. Ossa fuoriuscite, pezzi di gambe, sangue ovunqueSicuramente una strana coincidenza, vero?
Ma non è finita qui.
Ricordate l’attentato di Oslo?
Forse non tutti sanno che il 22 luglio 2011, quando morirono 77 persone, di cui 8 per una bomba, si sarebbe dovuta svolgere un’esercitazione.
Come riferisce il quotidiano norvegese “Aftenposten”, nuclei della «polizia antiterrorismo hanno fatto esplodere delle cariche esplosive in un’esercitazione al centro di Oslo, a duecento metri dall’Opera, ma si sono dimenticati di avvisare il pubblico». [Fonte]
Ma non è finita qui.
Ricordate l’attentato di Londra?
Forse non tutti sanno che il 7 luglio 2005, quando a Londra esplosero diverse bombe in alcune stazioni metropolitane provocando la morte di cinquanta persone, si sarebbe dovuta svolgere un’esercitazione che prevedeva la simulazione di un attentato.
Quella che segue è la trascrizione di un’intervista fatta a Peter Power, dirigente di Scotland Yard che ha lavorato nella squadra anti-terrorismo, da Radio 5 della BBC.
POWER: Alle nove e mezzo di questa mattina stavamo svolgendo per una compagnia qui a Londra una esercitazione che si basava sull’ipotesi dello scoppio simultaneo di più ordigni esattamente alle stesse stazioni ferroviarie dove questa mattina è accaduto quanto sappiamo, così ancora ho i brividi per l’accaduto.
INTERVISTATORE: Mi faccia capire meglio, voi stavate effettuando una simulazione per vedere come avreste affrontato questo tipo di emergenza ed invece questa si è realmente verificata mentre voi stavate effettuando l’esercitazione?
POWER: Precisamente, e circa alle 9 e 30 di questa mattina, avevamo progettato ciò per una compagnia della quale per ovvie ragioni non rivelo il nome, per altro ci stanno ascoltando e sanno di cosa parlo. Avevamo una stanza piena di esperti di crisi che si incontravano per la prima volta e così in meno di 5 minuti ci rendemmo conto che quanto accaduto era reale e attivammo le corrette procedure per gestire la crisi passando da modalità di intervento lenta a quella rapida e così via.
Non ci credete? Potete ascoltare l’audio originale in inglese.
Ma non è finita qui.
Ricordate l’attentato dell’11 settembre?
Forse non tutti sanno che anche in quel giorno si sarebbero dovute svolgere delle esercitazioni.
Ma che tipo di esercitazioni? Ce lo dice Alberto Medici, nel suo libro “Ingannati“:
In quel giorno infatti erano in corso diverse esercitazioni militari, simulazioni (chiamate in gergo “drills”) alcune delle quali oltretutto riguardavano aerei dell’aviazione civile dirottati da terroristi e lanciati come kamikaze su bersagli sensibili o sul pentagono.
È finita qui? No ma penso che possa bastare, vero?
A questo punto, cosa siete, “complottisti” o idioti?
Fonte: losai.eu