di Gianni Lannes
Nel terreno di scorribande dei banchieri e dei burocrati a buon mercato, un tanto al chilo, dal primo settembre 2008, in ossequio al diktat delle multinazionali della chimica (in primis Monsanto, Bayer…), i generi alimentari per legge possono contenere una maggiore quantità di pesticidi.
A parte la quotidiana aerosolterapia bellica (a base soprattutto di bario ed alluminio) condotta dalle forze armate degli Stati Uniti d’America nei cieli del vecchio Continente, è in atto un avvelenamento legalizzato (siu fa per dire!) dei popoli europei silenti.
Appunto, detta legge il regolamento comunitario elaborato dai soliti euro-tecnocrati per conto terzi che uniforma i limiti di tolleranza fissati dai vari Paesi a livello europeo. Con un livellamento verso l’alto dei limiti massimi consentiti, l’Ue ha così ceduto definitivamente alle pressioni della potente industria agrochimica, a discapito del diritto alla salute.
Itali: scie chimiche militari - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
In biologia non c’è un limite, se non mac zero. Una miriade di rapporti annuali segnala da più di un lustro che almeno il 50 per cento della frutta esaminata contiene uno o più residui chimici. Una sorte che accomuna anche i prodotti derivati come vino ed olio, con una percentuale del 30 per cento di campioni contaminati da uno o più principi attivi letali per la vita.
La scelta del biologico è un obbligo per chi è attento alla salute. Uno studio effettuato dalle autorità federali del Baden Wurttemberg ha rilevato che le verdure provenienti da agricoltura convenzionale contengono una quantità di residui chimici 27 volte superiori ai prodotti da coltivazioni bio, che però non sono esenti da contaminazioni di natura belliche: alla voce scie chimiche.
In sostanza: non ha senso coltivare il proprio orticello se non si intraprende una battaglia collettiva per la qualità della vita di tutti, non di pochi "eletti". Nel frattempo, in Italia lo Stato, ed i vari Governi tricolore, mandano in malora la banca dei semi naturali con sede a Bari. Complimenti alla passività imperante: il più grave dei crimini è l'indifferenza.
Allora, provate a fare l'esame del capello (il mineralogramma) per scoprire quanti veleni si annidano a vostra insaputa nell'organismo.
In sostanza: non ha senso coltivare il proprio orticello se non si intraprende una battaglia collettiva per la qualità della vita di tutti, non di pochi "eletti". Nel frattempo, in Italia lo Stato, ed i vari Governi tricolore, mandano in malora la banca dei semi naturali con sede a Bari. Complimenti alla passività imperante: il più grave dei crimini è l'indifferenza.
Allora, provate a fare l'esame del capello (il mineralogramma) per scoprire quanti veleni si annidano a vostra insaputa nell'organismo.