ITALIA: NAVE BALIA SOMMERGIBILI NUCLEARI SESTA FLOTTA USA |
di Gianni Lannes
La Rai mi ha censurato un documentario sulle stragi impunite di pacifici pescatori italiani, un lavoro di inchiesta mai portato a termine, a causa di molteplici impedimenti, tra cui appunto la censura e poi la mancanza di fondi. Occorrono almeno 20 mila euro.
Il Governo Usa ha respinto la rogatoria dei magistrati italiani sulla strage del Francesco Padre. A questo punto è opportuno promuovere una raccolta fondi pubblica, utile a portare a termine questo film inchiesta.
Chiunque può volontariamente finanziare questa attività destinando qualsiasi somma disponibile mediante un bonifico bancario sul seguente
conto corrente di Poste Italiane numero 93227742 (Iban: IT80 J076 0115 7000 0009 3227 742),
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motivando contestualmente in entrambi i casi la donazione con l'invio di una mail all'indirizzo sulatestaitalia@libero.it, specificando la causale"Francesco Padre: contributo per documentario"). Tutti i versamenti saranno debitamente registrati e pubblicati integralmente su questo blog.
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Nei mari d'Italia spesso si muore per cause avulse dall'attività lavorativa, e prevale l’oblio umano, ma soprattutto il segreto di Stati del Patto Atlantico. Accade soprattutto in Italia in ragione dei giochi di guerra della Nato. A farne le spese, a causa di questa mancanza di sovranità, uomini pacifici e barche da pesca.
Miti e misteri della nostra epoca che sconfinano addirittura nell'esoterismo. Oggetti sommersi ben noti alle autorità, ma dimenticati o sottoposti a segreto militare e di Stato perché affondati da sommergibili Usa. Sovente il governo dello Zio Sam ha risarcito le vittime occasionali chiedendo in cambio il silenzio circa la reale natura degli “incidenti”.
Emblematico il caso del peschereccio Cosimo II di Gallipoli trascinato sul fondo senza tanti complimenti da un'unità nordamericana, o del Sirio, agganciato due volte da un sommergibile Usa e quasi affondato e di altre unità da pesca delle marinerie toscane, siciliane e calabresi. Il Francesco Padre non è l’unica barca italiana colata a picco dall'Alleanza atlantica (4 novembre 1994). A bordo della barca molfettese comandata dal capitano Giovanni Pansini (45 anni), c'erano altri 4 uomini ed il cane Leone.
Nell'elenco dei dispersi e mai più tornati alle proprie famiglie, ai propri cari, alle mogli, ai figli c'è anche la motobarca Angelo Padredi Giulianova, inabissata 31 anni fa nell'Adriatico, a circa 90 metri di profondità. Scomparvero tra i flutti in circostanze nebulose tre persone, compreso un ragazzo di 19 anni. Il battello fu individuato, ma stranamente i corpi non sono mai stati recuperati. E tanti altri casi, purtroppo.
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/07/nato-colpito-e-affondato.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/09/gli-ufo-nel-mare.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/04/giochi-di-guerra-sulla-pelle-dei-sardi.html