I civili nella zona delle cosiddette «ATO» (Operazioni antiterroristiche NdT) controllata dagli ucraini, si trovano ai limiti della sopravvivenza. Di questo informa Maja Michajljuk, volontaria dell’iniziativa «Ali di generosità e di cura», autore della CNN International. Secondo le sue osservazioni, nel centro del rajon Marinka, nella regione di Donezk occupata dalle truppe ucraine la situazione è di una vera e propria catastrofe umanitaria.
«Qui stanno morendo di fame non solo gli anziani. Quasi nessuno ha un lavoro e non ci sono generi alimentari da acquistare. Sembra che si sia portato qualche sollievo ma la distribuzione è divenuta sempre più difficile per il cuore - le lacrime dei vecchi, il loro dolore e la solitudine nei loro occhi, per lo impotenza» scrive Maja.
«Come può essere? Siamo in Ucraina e nel 2014 i vecchi muoiono di fame! Fra le lacrime raccontano ciò che avevano visto nella loro vita nell’altra guerra. Ma allora era tutto chiaro – chi era il nemico e di chi dovevano avere paura. Ci hanno chiesto chi fa la guerra ora, chi ha bombardato la loro casa quando finirà?»
Va notato che la cosiddetta ATO è di fatto una guerra civile contro il proprio popolo, dichiarata dall'attuale segretario del Consiglio di sicurezza nazionale (e primo speaker della Verchovna Rada) Aleksnder Turchinov. Una politica di genocidio della popolazione di lingua russa del Donbass viene proseguita dal Presidente dell'Ucraina Poroshenko con il pieno sostegno del Primo Ministro dell'Ucraina ArseniJ Jazenjuk e altri leader del colpo di stato di febbraio a Kiev.