"Sapete una cosa curiosa? Questa sera ho guardato la trasmissione settimanale di Evgenij Kiseliov, su Rossija24, "Vesti" (che vuol dire notizie) che si è conclusa con un "ricordo" di fine anno, rivolto a tutti i "grandi" nomi della Russia che sono morti nel 2014.
Nomi che, per il pubblico italiano, non significano nulla. Noi (collettivamente intesi) sappiamo poco o niente di quel mondo. Ma due nomi mi hanno colpito, tra coloro che sono passati a miglior vita nell'anno che si chiude e che i russi considerano come i "loro", quasi come cittadini di adozione. Uno è stato l'ex presidente polacco Wojciech Jaruzelski. L'altro è stato quello del presidente della Total, francese,Christophe de Margerie, morto in uno strano incidente aereo nell'aeroporto Vnukovo di Mosca lo scorso ottobre.
E' gente che non dimentica gli amici, anche se non sono russi. Concludeva l'elenco triste la serie dei cinque giornalisti russi morti mentre raccontavano la guerra di Ucraina. Anche di questi il grande pubblico italiano non ha saputo nulla, o quasi. Ho provato pena: per noi."