A quanto pare, Chiesa non esclude il suo prossimo ritorno nella repubblica baltica ex-sovietica che oggi fa parte dell’UE. La repubblica nella cui capitale, Tallin, il giornalista italiano lunedi’ scorso e’ stato fermato (leggi arrestato) nel suo albergo dalla polizia, portato in un carcere dove ha dovuto restare per qualche ora, per essere poi cacciato via dal paese come persona non grata. Senza, notiamo, venire incolpato in qualche modo.
Chi semina vento, raccoglie sempre tempesta. Questa di oggi e’ una tempesta notevole che coinvolge gia’ non solo l’Italia ma tutta l’Europa unita. Il leader dellal Lega Nord Matteo Salvini ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione europea sulla vicenda del fermo di Giulietto Chiesa in Estona, dato che nessun reato gli e’ stato contestato. Salvini chiede alla Commissione di intervenire “per accertare se l’operato delle autorita’ estoni costituisca una violazione dei diritti fondamentali riconosciuti dell’Unione a tutti i cittadini a partire dalla liberta’di pensiero, espressione e movimento.” E questa iniziativa, come la giudica Chiesa? In un’intervista esclusiva rilasciata alla Voce della Russia il giornalista ha detto:
Ma io la considero un’azione molto importante, giusta e giustificata. E’ una difesa del diritto dell’Italia di difendere il proprio concittadino sottoposto a una violazione delle norme europee. Quindi, apprezzo molto il fatto che Salvini abbia fatto questa iniziativa.
Salvini conclude il suo intervento con una domanda ironica ma non retorica: “Ma siamo proprio sicuri che il massimo pericolo sia Putin?”
Era il tema della mia conferenza a Tallin. Il tema che avevo proposto proprio io: “Davvero la Russia e’ un pericolo dell’Europa?” La mia risposta e’ chiaramente inequivoca. La Russia non e’ un pericolo per l’Europa. La Russia e’ un nostro partner che e’ un partner che ha dimostrato negli ultimi decenni di essere assolutamente attendibile e di essere un partner che rispetta le parole che da’. E quindi dal punto di vista politico, economico e commerciale e’ un naturale alleato dell’Europa, non e’ un nemico. Questa e’ la mia risposta.
Giulietto, come la vedi: le autorita’ estoni da sole hanno preso questa decisione o c’è stato qualcuno che ha tirato i fili dietro le quinte?
Questo, non lo posso dire, perche’ non ho nessuna prova e nessun elemento per affermarlo. Ma quest’azione ha anche un carattere evidentemente intimidatorio nei confronti non solo miei, ma nei confronti di tutti i giornalisti che volessero dire come stanno le cose, ecco. Non escludo che ci sia anche un elemento di intenzionale provocazione per dimostrare che il clima e’ quello e chi non sta a questo clima sara’ punito. Nel caso specifico hanno deciso di punire me. Quindi, e’ atto grave, perche’ lede le norme democratiche di comportamento di molte persone.
Giulietto, hai detto in una recente intervista che con questo fermo l’Estonia ha dimostrato di non appartenere all’Europa. Ma c’e’ chi dice in Russia il contrario, ossia che l’Estonia costituisca, diciamo, “il sale e la sostanza dell’Europa di oggi”. E che “la diplomazia in Europa si va perdendo man mano con la crescente fascizzazione della democrazia occidentale”.
Si puo’ naturalmente sostenere qualunque tesi. Ad esempio, che anche Hitler aveva ragione. La Storia, pero’, l’ha criticata, secondo me. A quanto pare, a Tallin ed in altri capitali prevalgono le idee che bisogna fare i conti con tutti i secoli precedenti. Ma e’ ovvio che questi approcci producono soltanto contrapposizioni e guerre. I paesi baltici, che hanno una loro storia, pretendono che siano loro il criterio di tutta l’Europa. E cioe’ pretendono che tutta l’Europa diventi un ostaggio delle posizioni che hanno loro. E questo non e’ accettabile, e’ contro lo spirito della storia che ha creato l’Europa. E l’Europa che noi conosciamo nel dopoguerra si e’ formata sulla base dell’accordo degli Stati europei. E se l’Estonia vuole rimanere su quelle proprie posizioni, si mette fuori dallo spirito europeo.
A conclusione Giulietto Chiesa si e’ detto sodisfatto della tempesta di azioni di solidarieta’ nei suoi confronti sia da destra che da sinistra italiana e europea. E, quindi, conclude, da questo punto di vista la vicenda ha molto svegliato l’attenzione dell’opinione pubblica europea sullo stato della politica estone che alcuni analisti definiscono addirittura “suicida”.
Ebbene, San Tommaso diceva che in certi casi un bacile di acqua fredda puo’ fare miracoli. Mi interessa quali bacili davvero ci vogliono per far capire a certi personaggi testardi sia in Europa che d’oltreoceano che la Russia di Putin non e’ un nemico dell’Europa, ma e’ un partner attendibile di vecchia data, un naturale alleato del Vecchio Continente. Una volta capito questo, “l’eccellentissima e lamentevolissima tragedia di eSStoni e Giulietto” rimarra’ per sempre nella storia. E’ tempo di guardare avanti!
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_12_18/281465000/
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