Il ministro Speranza ha assicurato che farà tutto il possibile affinché le Asl garantiscano il suicidio assistito. Non c’è nemmeno bisogno di far approvare una legge sul’eutanasia dopo discussione parlamentare che lumeggi i pro e i contro; ora si governa così, per direttive. Immediatamente effettive.
Facile capire che il suicidio assistito diverrà la sola “terapia” offerta ai malati gravi con gran risparmio di spese (in questo senso, viene completata l’abolizione dell’assistenza sanitaria per tutti realizzata con la scusa del Covid) . Verrà proposta a pazienti schiacciati dal dolore , dipendenti psicologicamente dai medici , a cui sarà facile offrire la sedazione profonda e irreversibile come “soluzione” umanitaria e sollievo e riposo. Pazienti profondamente indifesi saranno avviati a dare “il consenso informato”alla propria morte.
Ciò di cui nessuno sembra preoccuparsi è: la dannazione eterna offerta come servizio. Ormai ben pochi credono all’immortalità e al destino dell’uomo post-mortem, quasi tutti sono convinti che con la morte finisce tutto. La sola voce che doveva alzarsi per ricordare il pericolo estremo nell’eternità cui questa direttiva espone , la Chiesa, tace su questo punto. Evidentemente né Bergoglio né la Cei né i cardinali credono più all’anima immortale, condividono la convinzione – ormai comune – che l’essere umano abbia un destino solo biologico. Avvenire ha indicato come “ conseguenza della morte che diventa un diritto lo sminuirsi della solidarietà umana, cioé della responsabilità e del farsi carico del prossimo, specie di chi è più fragile”, ma non ha il coraggio di porre il problema centrale per i credenti: come salvare dalla dannazione eterna le anime?
Per questo provo a lanciare una campagna. Di preghiera alla Vergine Assunta potente come un esercito schierato in battaglia. In cento, duecento, mille, centomila di noi preghiamo ogni giorno la Madre di Dio perché soccorra, salvi queste persone a cui verrà offerto il suicidio assistito di Stato, e non saranno in grado di rifiutarlo. Solo Lei e suo Figlio possono farlo.
Mi collego all’appello fatto ai sacerdoti e vescovi da monsignor Viganò: “Recitare l’Exorcismus in Satanam et angelos apostaticos di Leone XIII, perché “il Signore ha dato ai Vescovi e ai Sacerdoti il potere di scacciare i demoni nel Suo Nome, e già molti di essi hanno accolto con generosità e spirito soprannaturale il mio appello”. Possiamo unirci come laici nel recitare il Sancte Mikael Arcangele ogni giorno, preceduto dalle Tre Avemarie quotidiane per ottenere la grazia di non morire in peccato mortale. Grazia che chiederemo per ciascuno di noi e per le anime messe in pericolo di condanna eterna dalla direttiva di Speranza.
L’esorcismo di Leone XIII
San Michele Arcangelo,
difendici nella lotta;
sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio.
Gli comandi Iddio,
supplichevoli ti preghiamo:
tu, che sei il Principe della milizia celeste,
con la forza divina rinchiudi nell’inferno Satana
e gli altri spiriti maligni
che girano il mondo
per portare le anime alla dannazione.
Amen.
Sancte Michael Archangele,
defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus,
supplices deprecamur:
tuque, Princeps militiae caelestis,
Satanam aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo,
divina virtute, in infernum detrude.
Amen.