(...) "Purtroppo, dal punto di vista logico, considerando Mons. Viganò e i suoi perfettamente in grado, a livello cognitivo, di comprendere la questione della sede impedita e la sua ovvia ufficializzazione futura, la loro condotta non si può spiegare, al momento (ma siamo aperti a spiegazioni alternative), altrimenti che con questo obiettivo: quello di diventare papa egli stesso, dopo Bergoglio.
Forse sarebbe un ottimo papa Mons. Viganò. Il problema è però che dovrebbe essere eletto da un conclave valido, composto da “coloro a cui compete”, cioè dai cardinali pre-2013 cui accennava infallibilmente Benedetto XVI nella sua Declaratio." (...)
(...) "L’arcivescovo poteva essere alleato del Piccolo Resto, avrebbe potuto guidare un movimento di resistenza cattolica per salvare la Chiesa e il Vicario di Cristo, tanto che, essendo incardinato nella diocesi di Roma, avrebbe la facoltà di chiedere la convocazione di un Sinodo provinciale per fare luce sulla sede impedita. Tutto questo non è avvenuto e non avverrà più, ormai."(...)