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Di don Minutella
FRANZISKUS ÜBER ALLES
Non ho mai avuto alcun dubbio: Bergoglio è il vero regista del Sinodo tedesco, che sta pressando per ottenere l’abolizione del celibato, le donne diaconesse e le benedizioni gay.
Dopo aver boicottato furbamente la riunione a Roma tra la delegazione del Sinodo e i cardinali curiali, e senza mai essere intervenuto sulla benedizione delle coppie gay in Germania nel maggio 2021 (con un silenzio sempre più imbarazzante), Bergoglio ieri ha annunciato, in un’intervista al sito argentino “Infobae”, che il celibato può essere rivisto, e così i preti, come vogliono in Germania, potranno sposarsi. È un mentitore abile. Quando era vivo Benedetto XVI e c'era il Sinodo sull'Amazzonia, aveva detto che il celibato non era in discussione. Ora invece apre ai preti sposati.
E questo mentre il Sinodo tedesco si avvia verso le ultime decisioni riformiste. Risulta penoso assistere ai dolenti commenti che ora, in sequenza, proverranno dagli ambienti conservator-tradizionalisti che denunceranno, ancora una volta, il disastro interno alla Chiesa, ma taceranno sul vero artefice del piano satanico di distruzione della Chiesa, il loro “papa Francesco”. Loro… perché nostro no! Lo abbiamo detto da anni e le vicende e i fatti ci danno ampiamente ragione. Ma nei salotti degli UNACUM e dei tradizionalisti c’è troppa superbia intellettuale per ammettere che avevamo ragione noi. Non può essere papa uno che sta distruggendo la Chiesa. Lo diciamo ancora una volta con forza! Può forse il cardinale Marx da solo, o Bätzing, presidente dei vescovi tedeschi, o tutto quanto intero il Sinodo, procedere senza l’approvazione del papa? Certo che no! E infatti il falso papa, in pochi giorni, provvede a sostenere subdolamente le riforme tedesche. L’approvazione è arrivata, ancora una volta, in modo ben architettato. Il Sinodo promuove i preti sposati e Bergoglio, guarda caso, dice che il celibato cattolico può essere rivisto. E questo mentre invita, per Quaresima, a fare il digiuno dal gas!
Nei giorni scorsi è stato annunciato che verrà preparato un sussidio liturgico per la benedizione delle coppie gay. Roma taceva, ora parla. E lo fa, per bocca del capomastro Bergoglio, per annunciare che il Sinodo tedesco lavora bene. È lo stile di Bergoglio, abile anche se ripetitivo: accompagnare le riforme distruttive dell’identità cattolica, in modo non clamoroso. Alla domanda del giornalista circa la possibilità che il celibato possa essere rivisto, ha risposto seccamente: “Sì”.
La notizia naturalmente corre sulle pagine di tutti i giornali e i social.
È evidente la concertazione delle due sponde, il Reno e il Tevere. E questo non era mai accaduto. Bergoglio alias Lutero!
Quando qualche anno fa mi è stato chiesto di chiedere perdono a papa Francesco, perché mi ritirasse le due scomuniche – e questo da parte di un cardinale che si dice difensore della fede! – ho detto di no. Ho detto che mai io riconoscerò Bergoglio come il capo e la guida dei veri cattolici. Il trono è in realtà occupato. E lo scenario è purtroppo desolante: vescovi e preti preferiscono tacere e chinarsi dinanzi nientemeno che a satana, pur di non perdere le proprie garanzie. Casomai stasera ne parleranno, tra una pizza e una birra, come le comari di una volta! Che tristezza!
E il dado è tratto: Roma delenda est! E mai come in queste ore Bergoglio parla tedesco…
Don Minutella