lundi 7 août 2023

Maurizio Blondet: 6 agosto 1945: Hiroshima – Fu (anche) un cattolicidio

https://www.maurizioblondet.it/6-agosto-1945-hiroshima-2/

(...)"tratto dalle memorie del cardinale Giacomo Biffi troviamo che “Dallo Schmidlin veniamo a sapere che nel 1929 di 94.096 cattolici nipponici ben 63.698 sono di Nagasaki”. Ma cosa ancor più sconvolgente è la domanda con la quale chiude la riflessione sul Giappone:

“Possiamo ben supporre che le bombe atomiche non siano state buttate a casaccio. La domanda è quindi inevitabile: come mai per la seconda ecatombe è stata scelta, tra tutte, proprio la città del Giappone dove il cattolicesimo, oltre ad avere la storia più gloriosa, era anche più diffuso e affermato?”.

Ovviamente non morirono solo cristiani, e seppur alcuni sostengano che Nagasaki fu un obiettivo secondario deciso sul momento, tuttavia rimane curioso il perché tra tante altre città si sia comunque ripiegato lì per il bombardamento, e questa domanda apre comunque non pochi dubbi.

Il 6 ed il 9 Agosto 1945

Nagasaki 9 Agosto 1945
Nagasaki 9 Agosto 1945

Alle 8:15 del mattino, l’Enola Gay sgancia la prima atomica della storia sulla città di Hiroshima. Muoiono sul colpo tra 70-80.000 persone, più le vittime successive delle radiazioni.

Il 9 Agosto alle 11:00, a Nagasaki, si ripete lo stesso orrore. Tra gli 80.000 morti in totale, ci sono 1/3 dei cristiani giapponesi, di quella che era la più fiorente comunità cattolica del Sol Levante.

La Cattedrale di Santa Maria (conosciuta come Urakami Tenshudo) dopo l'atomica a Nagasaki
La Cattedrale di Santa Maria (conosciuta come Urakami Tenshudo) dopo l’atomica a Nagasaki

Ma due fatti strani avvennero, due grandi segni che alcuni riconducono direttamente alla Madonna.

Maria, Regina della Pace

Ad Hiroshima fecero clamore gli 8 gesuiti che sopravvissero illesi e senza conseguenze per le radiazioni. Furono testimoni oculari di quell’abominio. Il padre gesuita Pedro Arrupe racconterà l’esperienza drammatica che lui ed i suoi compagni si ritrovarono a dover condividere"(...)