(...)"Il sospetto che nutrono diversi addetti ai lavori, tra cui Giuseppe Li Rosi, presidente di Simenza, (l’associazione dei coltivatori di grani antichi siciliani), è che il via libera per l’alimentazione umana al Tenebrione mugnaio, la larva di un coleottero infestante dei cereali, possa consentire la trasformazione in oro di enormi partite di grano andate a male, ormai inutilizzabili perché irrimediabilmente intaccate dall’insetto. Queste, da ora, (tagliate con altre partite di grano buono) potrebbero essere trasformate in farina non solo commestibile e commercializzabile, ma addirittura “arricchita in proteine”."(...)